Dott.ssa Rebecca Rubbini

Dott.ssa Rebecca Rubbini

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Mio figlio non gioca con altri bambini

Buongiorno, sono la mamma di una bambina di 3 anni e mezzo, estremamente intelligente, con una dialettica e proprietà di linguaggio di una 15 enne. E' cresciuta solo con me e con il papà che per motivi di lavoro è presente solo il fine settimana. Il problema che comincia a preoccuparmi è che non vuole assolutamente giocare con i bambini. A scuola le maestre mi dicono essere molto tranquilla, rispettosa ma che è completamente priva di quella istintività che caratterizza i bambini di questa età. Lei cerca molto le maestre con cui parlare di tutto, è molto riflessiva. Con gli amici di famiglia tende a cercare le mamme e non i figli. Gli altri bimbi giocano, si rincorrono, fanno delle attività….ma lei non ne vuole sapere. In cosa sto sbagliando? Cosa posso fare per incentivare la socializzazione? A casa giochiamo molto insieme e onestamente poco in autonomia. Preferisce i giochi in cui ci si traveste, si mette in scena qualcosa, si inventano storie. Ama disegnare, fare lavoretti ma zero costruzioni, puzzle e giochi classici. Se potete datemi un consiglio. Grazie mille

Mi sembra che la risposta sia nella presentazione e nell'anamnesi della impostazione delle relazioni nella vostra famiglia. I bambini che crescono troppo insieme agli adulti incontrano difficoltà nel rapportarsi con i pari di età. Sono adultizzati,e vengono privati, anche se involontariamente, del ruolo di bambini. Forse i genitori e prarenti si rivolgono da sempre a lei con un linguaggio adulto, Forse nonostante gli adulti giochino con lei non le permettono di stare "al suo posto". Il bambino interno può diventare un tiranno se apprende le strategie di pensiero degli adulti. E' un peccato non vivere la propria infanzia quando è il tempo, perchè prima o poi la bambina interna di sua figlia emergerà (tutti abbiamo un sistema limbico affettivo e ludico) ma nel momento sbagliato. Ci sono anche dei vantaggi nel quadro descritto che rendono sua figlia dotata, sensibile, introspettiva e la faciliteranno ora ed anche più avanti, non intendo vedere la patologia. Ora però le ludoteche, le feste di compleanno, inviti a casa, anche uno/a psicomostricista in uno spazio grande che le insegni a giocare e possa osservarla potrebbero essere strategie buone. Inizialmente non le andrà a genio, ma scoprire il gioco infantile è bellissimo e non ptrà non far presa, anche se dovrà abbandonare un poco di onniipotenza. Se esistono problemi di ruolo nella coppia o nella famiglia, e questo potete saperlo sotanto voi, una valutzione delle comptenze genitoriali ed un seguente sostegno alla genitorialità potrebbero essere opportune, perchè quando un bambino manifesta problemi spesso sono gli adulti il nucleo e la causa, così come rappresentano una soluzione. Cordiali Saluti