Dott.ssa Rita Immacolata Stellato

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Dott.ssa Rita Immacolata Stellato

Psicologa, Psicoterapeuta

Ho paura di volare, come potrei riuscire a superarla?

Salve forse già avranno scritto in tanti, però non saprei spiegarmi il mio caso…. la paura di volare, anche se sono stato in elicottero da ragazzo e non è stata una bella esperienza..non ho mai preso un aereo ma siccome devo fare degli spostamenti, vorrei un aiuto da voi per superare questa mia fobia o ansia..premetto che non soffro più del dovuto degli ambienti chiusi e se sto fermo anche sotto le gallerie per svariati minuti o ore non mi fa niente quindi è da escludere la claustrofobia credo. perchè il solo fatto di entrare in aeroporto anche se non devo partire mi si accelerano i battiti cardiaci? Secondo voi da cosa è dovuto e cosa fare per calmare questa mia ansia o altro? Grazie

Caro Umberto,

chiedi a cosa sia dovuta  la fobia di volare.

Le fobie, o meglio i tratti che caratterizzano una persona con una organizzazione di personalità di tipo fobico, sono da collegarsi al tipo di atteggiamento che, i suoi genitori hanno avuto nei confronti del comportamento  di esplorazione durante l’infanzia. L’esplorazione dell’ambiente è indispensabile per il processo di sviluppo individuale. La persona con organizzazione fobica, presenta un blocco nei confronti di questo comportamento esplorativo.

Questo blocco può derivare dalla incapacità o impossibilità dei genitori di fornire al figlio il supporto emotivo necessario  perché questi possa compiere adeguate esperienze di sviluppo. I genitori anziché proteggere il figlio nelle sue esplorazioni, manifestano un costante comportamento ansioso e iperprotettivo. Il blocco dell’esplorazione, può essere determinato anche dal timore di perdere la figura di riferimento.

In seguito, nell’adulto si può strutturare l’idea di un Sè debole, incapace di affrontare le insidie di un mondo che viene letto come minaccioso e pieno di pericoli. Ciò non gli impedisce però di sviluppare un’ immagine positiva di sé e di percepirsi amabile e degno di considerazione.

L’idea del mondo potenzialmente pericoloso costringe il fobico ad agire un  controllo sia sugli eventi esterni che interni, utilizzando una serie di strategie, quali ad esempio l’evitamento e la previsione. Ciò gli comporta un restringimento del suo spazio fisico e sociale e la ricerca di figure protettive.

 Il fobico oscilla tra due polarità opposte:  il desiderio di sicurezza e il desiderio di libertà. Ma non sempre è capace di integrarle in un giusto equilibrio.

Ho cercato di offrirti in sintesi  alcuni elementi per la comprensione della organizzazione di personalità di tipo fobico, ma al di là di questo, è importante per te iniziare un percorso di psicoterapia in cui il terapeuta può aiutarti ad affrontare la tua problematica.

La psicoterapia ti può essere utile per effettuare un cambiamento superando vecchi schemi cognitivi ed emotivi, disfunzionali nella tua percezione ed elaborazione del mondo. E  questo potrai raggiungerlo attivando le tue risorse interiori. Ti consiglio una psicoterapia  cognitivo comportamentale, o  breve strategica.