Ho perso la mia autonomia e ho paura a fare di tutto

Salve, soffro di attacchi di panico e ansia da circa un anno in modo cronico. Questo condiziona da un anno la mia vita in modo piuttosto importante. Ho perso la mia autonomia, e ho paura a fare di tutto. Non guido, sono agorofobica e non vado nei centri commerciali,sono ipocondriaca,non vado ai pub, agli eventi, o a fare la spesa (premetto che ho 20 anni e mi pesa molto), non guido più in particolare da sola, ho paura ad uscire con il mio ragazzo o mia madre soprattutto la sera, e seguo una terapia da uno psicologo. Premetto anche che assumo farmaci (3 gocce di FRONTAL al mattino, 3 Daparox il pomeriggio e 3 Frontal alla sera). Ho paura ad affrontare la realtà, perchè non ho coraggio,è persistente la paura anticipatoria delle situazioni e non so come superarla. La persona con cui mi sento più sicura è mia madre, e questo mi impedisce di far una passeggiata in macchina fuori dal mio paese con il mio ragazzo perchè non mi sento al sicuro e protetta. Non mangio una pizza al ristorante da un anno e tutte queste cose mi pesano molto e mi buttano giù di morale. Aggiungo che sono una studentessa universitaria e che ho lasciato casa a Catania perchè non riesco ad essere indipendente e autonoma tanto da poter vivere da sola, ma studio a casa mia e quando ci sono gli esami provo a presentarmi agli appelli, solo ORALI!!(e tra l'altro mi faccio esaminare per ultima così che se ne vadano tutti durante il mio esame) perchè l'idea di stare in un aula grande con centinaia di ragazzi seduti in silenzio non riesco proprio a pensarci!! Tutto questo per far un quadro generale di quella che è la mia situazione. Volevo qualche consiglio perchè VOGLIO RIPRENDERE IN MANO LA MIA VITA, SONO GIOVANE E VOGLIO VIVERMELA!!!! Ma ho troppa paura e troppo poco coraggio! Ho bisogno di aiuto e consigli anche pratici nelle situazioni spiacevoli, e vorrei trovare la forza e la tranquillità di fidarmi del mio ragazzo e di non aver paura quando sono con lui (la mia paura è che non sappia prendere in mano la situazione se dovessi sentirmi male, sono sempre stata una dominatrice del controllo e quindi quando lo perdo non riesco a star tranquilla, non mi fido e ho paura). Poi la mia seconda domanda è: ho la febbricola da una settimana che va da 36.8 a 37.3 e non riesco a spiegare la causa. Ho notato da due giorni che quando sono a letto tranquilla la misuro e risulta normale (36.4-36.5) quando sono in giro per casa sale a 36.8/37.3 massimo. Questo fattore di posizione può determinare la mia temperatura corporea? Non ho nessuna sintomatologia in particolare anche perchè non è una febbre alta. Sono preoccupatissima e ho preferito non prendere nulla perchè la febbre non ha mai superato i 37.5. Può essere una febbricola di natura psicosomatica o di stress? AIUTATEMIII (anche a non essere ipocondriaca, ho paura che i pensieri sempre negativi di essere malata, mi provochino non solo malessere a livello psicologico, ma influenzino prima o poi anche il livello fisico)

Salve lei scrive Sono Giovane Voglio riprendere in mano la mia vita e viverla! E' un buon inizio per affrontare la realtà! E' un'espressione da persona coraggiosa! Analizza in maniera accurata la sua situazione quindi la guarda in faccia, non mi sembra la storia di chi non affronta la realtà o non ha coraggio di farlo. Molte delle paure da lei descritte, alla sua età sono comprensibili perchè sono le prime esperienze di vita, fuori casa per l'università, gli esami da affrontare, incominciare a prendere in mano la propria vita senza chiedere ai genitori è come un salto nel vuoto e al buio, è normale avere paura. La questione come lei racconta diventa un problema quando le paure sono invalidanti, cioè le impediscono di vivere serenamente, dato che lei segue una terapia provi ad approfondire le sue paure e provi a rivolgere queste domande ai colleghi che la seguono. Per quanto riguarda la febbre se è preoccupata ne parli con il suo medico di base potrà spiegarle di che si tratta e così capire meglio se è di natura psicosomatica o no. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.