Come devo affrontare questa situazione?

Buonasera, Passo subito a spiegarLe la mia storia: Sono stato per un anno e mezzo con una ragazza, di cui a breve Le parlerò. La relazione era molto normale, tra alti e bassi fisiologici, abbiamo affrontato tante situazioni brutte durante questo tempo insieme: l'infarto del padre, il mio perdere il lavoro, un incidente d'auto, la morte di mio nonno da lei non capita, un suo esame che l'ha stremata... Ma tutto sommato eravamo affiatati e molto, molto legati. Lei é sempre stata un tipo ansioso e molto molto testarda, tanto da farmi pensare che avesse il potere di autoconvincersi. Tutto questo fino a 3 mesi fa, quando dopo essere stati al bar con un'amica che aveva lasciato il suo ragazzo é iniziato questo calvario che ha distrutto lei, me e ora la nostra storia. Dopo qualche giorno da quell'incontro al bar lei mi lascio' una prima volta, dicendo che era assillata dal dubbio sul se mi amasse o meno. Poi una settimana circa è tornata da me e abbiamo ricominciato, nel frattempo lei ha iniziato un percorso con una psicologa, che le ha quasi subito diagnosticato una depressione maggiore. Gli alti e i bassi si avvicendano quindi ormai nel giro di una sola giornata più volte... Ma io ho cercato di starle vicina e spronarla, o almeno di comprendere il suo dolore. Scoprendo in questo periodo che lei questa situazione l'aveva già vissuta nella sua precedente storia, nella quale di era intrappolata perché il dubbio sull'amore per il suo ex l'aveva portata a pensare di poter essere omosessuale. Comunque dopo aver incontrato, sotto richiesta della psicologa, uno psichiatra e un neurologo, la diagnosi di tutti e tre é stata la stessa: DOC (omosessuale e da relazione). Comunque alla fine degli ultimi 3 mesi sembrava andare tutto meglio, c'erano si giornate no, ma mi sembrava più serena... Poi ha iniziato a prendere i farmaci antidepressivi consigliateli dallo psichiatra (seroxat) e dopo una settimana dalla prima compressa, mi ha lasciato di nuovo dicendomi che le era tornato quel pensiero di nuovo da un paio di giorni, che lei era stanca, che non poteva farmi del male così, che aveva bisogno di stare sola perché ha perso la spontaneità del sentimento... E da allora sono passati 16 giorni nei quali non ci siamo più né visti nè sentiti... Io sto rispettando questa sua scelta, anche se non so se é giusto fare così. Io ho bisogno di aiuto, non so cosa fare, come posso aiutarla? Come devo affrontare questa situazione? Io sto male da giorni... Non faccio che pensare a questa situazione che mi manda al manicomio, perché non è la fine di una storia normale, cioè io dovrei odiare lei nella normalità, ma sapendo del disturbo odio questo, perché io non credo che lei non mi ami, anzi... Ma sono stanco... Molto stanco. Mi aiuti, mi consigli, mi dica come comportarmi, cosa pensare. La prego mi aiuti. Grazie anticipatamente.

Gentile Nicola,

posso immaginare il suo stato d'animo e le dico subito che la sua confusione e il suo malessere è del tutto naturale, oserei dire fisiologico, data la natura della vostra relazione. E' mia convinzione che per capire gli altri dobbiamo capire innanzi tutto noi stessi, fare luce sui nostri desideri più profondi, dare voce alle nostre esigenze, a ciò che vogliamo o non vogliamo in una relazione. Ho come l'impressione che nella sua relazione vi siano delle dinamiche del tipo "salvatore/vittima", dove lei tenta di salvare a tutti i costi questa ragazza dal suo dolore, a discapito della sua serenità e dei suoi bisogni. Ciò ovviamente ferisce le sue necessità e non risolve ma anzi complica la faccenda. Il mio unico consiglio, se così vogliamo chiamarlo, è quello di farsi aiutare, di mettersi in gioco, tentando di dare un senso al suo comportamento, prima che a quello della sua ex ragazza, cercando di capire cosa celano questi comportamenti, cosa può fare per affrontare meglio sia l'eventuale fine di questa relazione che il ripristino della stessa, ma su basi più equilibrate. 

Trovi se stesso e troverà le risposte che cerca.

Le auguro il meglio.