Ansia, stress e crisi
Da novembre, almeno una volta ogni due settimane, mi capita di avere delle crisi emotive che mi sopraffanno completamente. In questi momenti, tutto sembra diventare confuso e insopportabile. Mi sento completamente persa, come se fossi incapace di controllare ciò che provo. A volte, mi ritrovo a strappare i capelli, come se cercassi un modo per liberarmi di questa tensione interiore, ma non ci riesco. Quello che mi spaventa di più è che, più cerco di ignorare o sopprimere le mie emozioni, più queste sembrano esplodere in modo incontrollabile. La mia paura è che, se affronto davvero la mia tristezza e la mia rabbia, queste potrebbero crescere e diventare qualcosa di troppo grande da gestire. Non voglio ricadere in quel senso di vuoto e dolore che mi spaventa, ma la paura che possa succedere sembra bloccarmi e, a volte, mi chiudo in me stessa, piango e mi sento come se stessi perdendo tutto il controllo. Non so più come affrontare queste sensazioni. Ho paura di quello che potrebbe accadere se mi arrendessi alla tristezza e alla rabbia, e temo che questa sofferenza possa trasformarsi in qualcosa di più grande, come una depressione che non riesco più a controllare. Mi chiedo se tutto questo sia legato a un disturbo che potrebbe spiegare il mio comportamento e come posso imparare a gestirlo. È un circolo vizioso che non riesco a spezzare da sola. Vorrei davvero sapere se esiste un modo per affrontare queste emozioni, per imparare a gestirle invece di cercare di allontanarle e temere che mi sopraffacciano.
Buongiorno Sara, deve essere difficile vivere i periodi che sta descrivendo, cercare di allontanare la sofferenza che prova e non riuscirci, anzi, il contrario e tutto questo non fa altro che aumentare il senso di frustrazione e sofferenza. Capisco che tutti noi abbiamo interiorizzato la convinzione che se abbiamo ad esempio la febbre, prendiamo la tachipirina e questa va via, ma per le emozioni questo non succede. Più noi ci ingaggiamo in tentativi di controllo o di lotta e più ci ritroviamo a stare male perdendo di vista quelle che sono le cose per noi importanti. La consapevolezza che “lottare” in questo caso non serve, lei lo sta già esprimendo. Provi a prendere contatto con qualche collega che l’aiuti a concretizzare questo percorso di consapevolezza e di accettazione senza perdere di vista quelli che sono i suoi valori. Auguri.
Dr.ssa Roberta Dalla Vecchia
Psicologo, Psicoterapeuta - Vicenza