Roberta Dalla Vecchia

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Roberta Dalla Vecchia

Psicologo, Psicoterapeuta

Ansia e depressione conseguente alla morte del cane

Da qualche mese sto vivendo un dolore che non riesco a superare. Ho perso la mia cagnolina, che era con me praticamente da tutta la vita: è arrivata quando ero bambina e siamo cresciute insieme. Non ho fratelli né sorelle, perciò lei era la mia compagna quotidiana. Ogni ricordo della mia infanzia e della mia adolescenza è intrecciato a lei. Il giorno della sua morte mi è crollato il mondo addosso. Era ricoverata dal veterinario per riprendersi, ma non è mai più tornata a casa. È morta da sola in una gabbia, senza di me accanto. Da allora vivo con un senso di colpa fortissimo, come se l’avessi abbandonata proprio nel momento più importante. Sono passati solo due mesi, ma mi sembra una vita. Piango quasi tutte le sere, ho spesso un nodo in gola e lo stomaco che si stringe fino a farmi male. Ho iniziato ad avere attacchi di panico. Nessuno intorno a me sa quanto sto male: mostro una facciata serena, ma dentro è tutto un vortice. Tengo ancora la sua cuccia in camera, con il suo odore, il suo guinzaglio, i suoi giochi. Mi danno l’illusione di sentirla vicina, ma allo stesso tempo mantengono il dolore sempre vivo. Ho scoppi di rabbia apparentemente immotivati, soprattutto con mia madre, e litigo spesso con il mio ragazzo perché non riesce a capire i miei sbalzi e la mia chiusura. Non ho pensieri di farmi del male, ma mi sento svuotata, sola, come se la mia vita avesse perso i colori. Quando sto male, mi convinco che almeno così non la sto dimenticando: come se il dolore fosse l’unico modo per tenerla ancora con me. Scrivo qui perché non so come andare avanti. Vorrei capire se questo che sto vivendo rientra nel lutto “normale” o se ho bisogno di un aiuto specifico. Non so se sia indicata una terapia del lutto, un percorso cognitivo-comportamentale, o addirittura farmaci per l’ansia. Mi chiedo anche come poter spiegare a chi mi sta vicino che non è “esagerazione” o “capriccio”, ma un dolore reale che non riesco a gestire. Vorrei solo riuscire a sentire ancora la sua presenza in modo più dolce, senza essere ogni giorno travolta da colpa e panico.

Buongiorno Nichol, capisco il suo dolore. Quando subiamo una perdita per noi importante, il nostro cervello non fa differenze se questa riguarda una persona o un amico peloso, è una perdita. Nel lutto ci sono delle fasi da attraversare, la rabbia è una di queste e ci possono avere sintomi che lei descrive come attacchi di panico . Lei scrive che sono passati un paio di mesi, io proverei ad aspettare qualche altra settimana, se vede che le cose non migliorano, potrebbe essere un’idea quella di fare un percorso con uno specialista per elaborare questo lutto. Provi anche a spiegare a sua mamma e al suo ragazzo come si sente, quanto le manca la sua cagnolina, magari possono aiutarla. Può sembrare una frase scontata ma è vera, il tempo lenisce molte cose, questo non vuol dire però che dimenticherà la sua cagnolina, ma che la ricorderà in un altro modo.

Le faccio i miei migliori auguri

Dr.ssa Roberta Dalla Vecchia

domande e risposte

Roberta Dalla Vecchia

Psicologo, Psicoterapeuta - Vicenza

  • ACT e terapia di terza generazione
  • Disturbi di personalità con trattamento Schema Therapy e Psicotraumatologia con EMDR;
  • Psicoterapia ad indirizzo cognitivo comportamentale
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Trattamento dei traumi con tecnica E.M.D.R.
  • Colloqui di sostegno psicologico (per problematiche legate a stress, autostima)
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