Dott.ssa Roberta Michelotto

Dott.ssa Roberta Michelotto

Psicologo, Psicoterapeuta

Mia figlia credo che mi dica bugie per non studiare

Mia figlia 15 anni, primo ragazzo(coetaneo)l'ho spronata a mettersi con lui, perchè l'ho reputato subito adatto e serio per lei, pensavo possono condividere cose di tutti i giorni e sensazioni, essere amici ecc.. Ma lei è sfuggente, non vuole studiare, si inventa telefonate false di lui il pomeriggio, credo che mi dica bugie per non studiare. Se le prendo il telefono mi ricatta :"se poi lui scrive e non rispondo e mi lascia la colpa è tua". Lo sa che questo ragazzo è il mio punto debole...ma perchè lo fa? Perchè non può semplicemente stare tranquilla, studiare e godersi questi anni?
Gentile Marzia, sua figlia è nel pieno periodo adolescenziale, caratterizzato anche da ribellione e scontro con le figure genitoriali. Atteggiamento importante (ovviamente all'interno di un certo limite) per il formarsi della propria identità. Questo ragazzo di cui parla e che da come ho capito, lei ha fatto in modo che si frequentassero, non deve considerarlo come il suo (di mamma) punto debole. Perchè dà così tanta importanza a questo ragazzo e al fatto che stia con sua figlia? Ad ogni modo credo che dovrebbe trovare una maniera più serena per relazionarsi con lei, tenendo ben presente che gli sbalzi d'umore a quest'età sono più che normali. Per quanto riguarda la studio è importante che non abbia insufficienze per non compromettere l'anno scolastico e questa è una cosa che deve capire sua figlia anche commettendo degli errori. Cercate di trovare un punto di dialogo al di là del ragazzo o dello studio e iniziate da lì per coltivare una comunicazione efficace e costruttiva. Ci tenga aggiornati. Un saluto