Dott.ssa Roberta Michelotto

Dott.ssa Roberta Michelotto

Psicologo, Psicoterapeuta

Il mio bimbo ha 4 anni e nn ha mai conosciuto il padre. Mi chiede di lui

buongiorno, sono una mamma sola, perchè suo padre era sposato cn due figli. il mio bimbo ha 4 anni e nn ha mai conosciuto il padre. mi chiede di lui.ogni tanto, ne parliamo.. fin da quando era piccolo, ho cercato di essere piu trasparente possibile… raccontandogli che quando sono rimasta in cinta il suo papà nn poteva stare con me e comunque nn andavamo d'accordo e nonpotevamo stare insieme e perche aveva già un'altra casa dove stare, accennandogli il fatto che ha anche una sorella ed un fratello… mi rendo conto che per lui questa è diventata un frustrazione e non so come risolvere questa cosa… ogni tanto ne parlavamo… magari della possibilità di trovare un (altro) papà cn cui finalmete poter fare un sacco di cose insieme………ho pura che si senta rifiutato, ho paura che nn abbia stima di lui e cha abbia sensi di inferirità rispetto agli altri bimbi che ahnno il papà…. io vedo che lui cerca e vorrebbe cosi' tanto chiamare “Papà“!!… mi fa soffrire terribilmente. come posso lenire quest afrustrazione dell'assenza di un padre!!!!?? aiuto… grazie mille

Gentile Livia, l'argomento che deve chiarire con suo figlio è molto delicato sia per la tematica che per l'età del suo bimbo. La prima cosa da chiarire è se questo papà ha riconosciuto o meno il figlio. Se così non fosse (come forse si intuisce dalle sue righe), forse è stato un po' azzardato accennargli di avere dei fratelli (proprio perchè non ha ancora chiaro chi sia suo padre e perchè è ancora troppo piccolo e concentrato su se stesso). Un altro elemento da chiarire è capire in che rapporti è rimasta con questo padre e se ha la possibilità di poter parlare con lui su come affrontare l'la questione con il figlio. Forse quello che può fare in questo momento è far capire al suo bambino che è stato voluto da entrambi e con amore. Risponda sinceramente alle domande del piccolo senza aggiungere particolari dettagli non richiesti, cercando di limitare per quello che le è possibile, l'ansia e la frustrazione di non trovare una spiegazione adeguata alla mancanza di una figura paterna per suo figlio. Quello che traspare dalle sue righe è la sua profonda sofferenza (di madre) e inquietudine nel gestire la situazione più che una sofferenza reale di suo figlio. Le domande che le fa sono più che normali e va bene che si ponga questi interrogativi.  Il fatto che suo figlio non cresca con il padre, non significa necessariamente che andrà a minare la sua autostima, che si possa sentire inferiore o rifiutato. Ha solo quattro anni ed è bene che le cose gli vengano chiarite gradatamente con il tempo e con un certo grado di maturità. Cerchi di dare valore al suo ruolo di mamma e di sostenerlo nella sua richiesta di voler sapere. Ma le risposte dovranno essere semplici e chiare. Un caro saluto.