Dott. Roberto Quarta

Dott. Roberto Quarta

psicologo, psicoterapeuta cognitivo costruttivista

Conflitti con pre adolescente prossimo agli esami di terza media

Salve, sono una mamma molto preoccupata per come mia figlia, di 13 anni, si sia disinteressata allo studio , dal secondo quadrimestre in poi, e la sua quasi totale occupazione sia stare con lo smartphone o con il pc. Le sto provando tutte per incentivarla a fare questo sforzo finale, ma gli esiti sono di tensione familiare, sue risposte strafottenti, ed inevitabili conflitti tra me e mio marito e noi e la ragazzina.
Darle punizioni, privandola di questi mezzi elettronici, non l'ho trovata quasi mai una soluzione.
Ho provato ad ascoltare le sue ragioni, ma , oltre che essere disturbata dalla mia vicinanza, adduce spiegazioni del tipo che "a nessun ragazzo/a piace studiare"...
Ho provato a darle delle scadenze, prendendo accordi con stretta di mano...inutili anche quelle.
Mi pare che nulla funzioni. Lei mi dice di fidarmi, ma vedendo come gestisce le interrogazioni e preparazioni alle verifiche, c'è poco da star sereni! Si immerge in uno studio forsennato e confuso e le conseguenze sono quelle di grande approssimazione ed insoddisfazione.
Eppure, la serenità di aver fatto un buon lavoro gli anni passati , l'ha provata, l'abbiamo provata tutti ed è stato cosi bello. Possibile che non distingua le due situazioni?
Chiunque legga il mio sfogo, può, per cortesia, darmi qualche dritta sul da farsi, se sia possibile fornire alla ragazzina il giusto sostegno, smettendo di farle esortazioni a vuoto?
Grazie infinite
Milena

Gentile Milena,

in generale l’analisi e l’eventuale soluzione di un problema non può prescindere dal contesto entro cui si manifesta. Cosa voglio dire? Che la dimensione familiare rappresenta certamente un contesto utile per comprendere il problema, ma non è in realtà il contesto del problema. Cosa vuol dire? Che il contesto familiare sembra essere lo scenario in cui avviene l’esito del problema, ma non è il contesto centrale di riferimento. Probabilmente bisognerebbe capire che cosa sua figlia vive all’interno del contesto scolastico ed in particolare nella relazione con i professori e con il gruppo dei pari, cioè i compagni di scuola. Certamente, queste mie parole rappresentano più un suggerimento per cominciare un’indagine più che una soluzione al problema, ma resto a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti e/o indicazioni.

Cordialmente