Dott.ssa Rosa Gotti

Dott.ssa Rosa Gotti

Psicologo, Psicoterapeuta

Queste vampate e rossore in viso si è fatto più frequente

Buonasera a tutti! Vi scrivo perchè ho un problema che mi affligge ormai da tempo. Ho sofferto di attacchi di panico all'età di 18 (ora ne ho 24), curati con seropram che mi diede un gran sollievo e mi fece “rinascere“. Ovviamente finita la scuola con questo “problema“ non ho potuto iniziare nessun rapporto lavorativo e figuriamoci un percorso universitario dato che non riuscivo ad uscire di casa. Una volta finita la cura per un anno lavorai senza avere grandi problemi, anzi, stavo benissimo a livello morale, lavorativo, familiare e tutto. Poi l'anno successivo decisi di iscrivermi all'università a Torino per staccare la mia vita qui e riniziare tutto daccapo e perchè mi piaceva quel tipo di indirizzo che avevo scelto( anche se volevo entrare a medicina ma sconfortata dal gran numero di richieste e pure perchè ero nella mia città e volevo andare via, manco ci provai. Arrivata lì mentre cercavo casa...l'ultimo appuntamento del primo giorno nella città, mi venne una forte sensazione di vuot, di pedita di coscienza e distacco dalla realtà...però non era un attacco o forse si ma lo so talmente gestire che forse non mi ha creato gli stessi sintomi del' inzio ma si è ripresentato sfociando con altri. Di lì tornai a casa mia e decisi di trovare uno psicologo che però non mi convinse molto. Così inizia a fare la vita da eremita ed evitare quasi tutte le situazioni uscivo solo quando mi sentivo tranquilla e sapevo dove andare. Ora arrivati ad oggi mi si è presentato un sintomo fastidiossisimo che credo proprio derivi dalla mia ansia. Le cose a casa non vanno bene hanno portato mio nonno che sta allettato e con demenza senile e io faccio sopra e sotto tra i panni che ho casa e dormo fuori casa. In più sono fidanzata da 4 mesi eperò le cose non vanno bene perchè lui è un tipo autoritario e possessivo e mi ha alzato le mani 3 volte. Queste vampate e rossore in viso si è fatto più frequente...da cosa dipende secondo voi? Dovrei essere seguita sicuramente ma non riesco perchè non mi sento bene e riesco a fare veramente poco e ancora di meno in questa ultima settimana.

Gent.issima Giulia gli attacchi di panico , l'ansia dal mio punto di vista, rappresentano un sintomo. Sono l'espressione di un conflitto interno di cui non siamo consapevoli e che ci mette in allerta, ci blocca nel nostro cammino/sviluppo. Mi sembra che nel suo caso possano avere a che fare con momenti importanti della sua vita.  compiere 18 anni equivale simbolicamente all'ingresso nel mondo degli adulti. Cambiare città, allontanarsi da casa è un passo importante  che presuppone grandi cambiamenti. In entrambi i casi il panico ha creato un ostacolo al cambiamento. Cosa può rappresentare il panico, una paura a "sganciarsi" dalla protezione genitoriale? la paura di non essere ancora pronta ad affrontare da sola il mondo esterno?  queste sono solo delle possibili ipotesi che necessitano degli approfondimenti. Per quello che concerne il suo fidanzato  non ci sono gelosie  o possessività che possono giustificare aggressività. Mi sembra di capire da quello che scrive di avere buone qualità, quando non ha l'ansia riesce a fare molte cose allora cerchi di capire come può sconfiggerla. Sono certa che intraprendere un percorso di psicoterapia la aiuterebbe moltissimo non solo per capire cosa le sta accadendo ma anche per aiutarla a comprendere , capire e conoscere cosa si nasconde dietro il panico.

Spero di esserle stata utile a chiarirsi un po le idee. Cordiali saluti