Dopo la separazione mio figlio manifesta sensi di colpa

Ieri sera, dopo il fine settimana passato con il padre, mio figlio di 8 anni mi ha detto di sentirsi in colpa per la nostra separazione e mi ha specificato che solo io ho tratto benessere dalla separazione usando l’espressione “solo tu te ne sei liberata” riferendosi al padre e “preferisco che tu sia felice anziché io”. Io e il papà stiamo collaborando nel massimo delle nostre capacità al fine di garantirgli un clima sereno, nonostante le difficoltà e gli alti e bassi del padre che avrebbe preferito continuare il nostro rapporto. Ho spiegato a nostro figlio che la separazione non dipende da lui, ma che talvolta gli adulti sbagliano ed è importante rimediare agli errori e tentare di stare bene. Che ciò non cambia l’amore che proviamo per lui, che per fare bene i genitori non possiamo essere innamorati, ma buoni amici. Sebbene inizialmente avesse accettato l’idea, ogni tanto manifesta il suo interesse a saperci insieme. Ma l’aspetto più rilevante è che mi abbia manifestato il suo senso di colpa, che vorrei estirpare. È sensibile e più maturo rispetto ai suoi coetanei, ma forse proprio per questo non trova uno spazio infantile in cui potersi rifugiare o fare capricci ad esempio? Mi vuole un gran bene, ma sento che in parte attribuisce anche a me la colpa della separazione. Cosa posso fare/dire affinché non lo pensi più?

Cara Cristina, da mamma e da terapeuta comprendo il suo malessere e la sua cura. Intanto voglio dirle che la maggior parte dei figli, a qst età, temono di aver "commesso" qlcs che ha allontanato i genitori, insomma il senso di colpa è tipico nei figli subito dopo la separazione. Certamente è importante che continuate a parlare con vostro figlio. A qst età le parole hanno un peso relativo, per i bambini è importante sentirsi accolti e poter conversare coi genitori, talvolta ripetendo all'infinito lo stesso argomento. La cosa cmq che mi sembra corretto segnalarLe è che certamente il bambino percepisce l'ambivalenza del padre in merito alla separazione e se ne fa portavoce, ma lei stessa ha scritto che il suo ex marito non era convinto... Ci vuole tempo e pazienza affinché ognuno di voi ritrovi un proprio ruolo.

Cordiali saluti, Rosa Leonardi