Gent.mo sig. Farolfi, sicuramente la situazione è delicata ed è giusto che venga affrontata con il giusto tatto. Prima di tutto parli lei con suo figlio, gli dica apertamente che sa quello che è successo e gli chieda perchè lo ha fatto. Il gesto è sicuramente grave, ma non è detto che vi era la consapevolezza di ciò che stava facendo o la consapevolezza della gravità stessa di quel contatto. Cerchi di parlargli senza metterlo sotto accusa, altrimenti corre il rischio di farlo chiudere a riccio e di non ottenere nulla. Una volta ascoltate le sue ragioni si potrà , poi, decidere che provvedimenti prendere, inclusa, eventualmente, una punizione scelta da sua cognata. Se attraverso le risposte di suo figlio dovesse, invece, emergere l'intenzionalità del suo comportamento allora in quel caso potrebbe essere utile contattare direttamente uno psicologo che possa fornire il giusto sostegno. Cordialmente