Dott.ssa Rosanna Bertini

Dott.ssa Rosanna Bertini

Psicologa, Psicoterapeuta

Credo di avere ansia da prestazione da ''primo appuntamento''

Salve mi presento sono Mario 28 anni. Credo di avere ansia da prestazione da “primo appuntamento“. Da sempre, dico da sempre, ho problemi di erezione al primo/primi 2-3 appuntamenti a letto con le ragazze, credo per paura di fallire. Ho avuto tre ragazze stabili per un totale di circa 10 anni con le quali, le prime 2, a parte le prime 2-3 volte, non ho mai avuto problemi di erezione, mentre con l'ultima ho dovuto fare affidamento a Cialis, per un totale di 4 pastiglie per i primi 5-6 rapporti. Dopodichè ho abbandonato il farmaco in quanto non ne avevo più bisogno. Con 3 invece ho fatto cilecca e non ho mai avuto modo di “rimediare“. Sembra essere una problema di “vergogna iniziale“, con le mie ex ragazze che hanno capito questo mio piccolo problemino e mi hanno un pò aspettato per risolvere ed essere ampiamente appagate (a detta loro) successivamente. Il problema è che ora mi sono lasciato e mi sono capitate già 2-3 volte in cui avrei potuto andare al sodo senza problemi ma non l'ho fatto proprio per paura di fallire, erano ragazze che volevano solo quello (e anche io), quindi non c'era tempo per la “terapia“ (chiamiamola così)e io mi sto buttando via delle occasioni importanti con belle ragazze. Ho deciso che rinizierò a prendere Cialis per superare il primo appuntamento a letto, ma credo di avere un problema psicologico che deve essere risolto... che mi dite?

Gentile Mario,

mi sembra importante il fatto che lei   consideri la sua ansia da prestazione non solo come un problema da risolvere ma soprattutto come sintomo che è indizio di un disagio più profondo.

Nell'approccio maschile alla sessualità, entrano in gioco moltissime componenti psicologiche, non ultima la dimostrazione della propria potenza come maschio. Purtroppo l'investimento in tal senso , talvolta può provocare un cortocircuito  per cui nei momenti di maggiore importanza si verifica una defaillance  e, come lei ha ben spiegato, questo condiziona gli approcci successivi.

Al contrario, quando è possibile approfondire ,la relazione, in un ambito di maggiore tranquillità , il problema si risolve.

Ritengo che l avvio di una psicoterapia che permetta una maggiore conoscenza di sè stesso ed una migliore gestione delle emozioni, una capacità di spontaneità nell'approccio, potrebbe darle un grosso aiuto.

Capire e sciogliere il nesso che ha stabilito fra il suo valore come uomo e le sue prestazioni sessuali potrebbe permetterle di avere un approccio con la vita  più spontaneo in tutti i suoi campi, meno condizionato da timori di giudizio, da qualsiasi parte essi arrivino.