Dott.ssa Rossella Cirrone

Dott.ssa Rossella Cirrone

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Pensiero e linguaggio sembrano sconnessi.

Salve,
Ho 31 anni e da qualche anno mi capita questa cosa: parlo ma ho la sensazione che le parole non siano legate al pensiero, come se non stessi ragionando sul discorso e non riuscissi ad ascoltarmi. Mi capita spesso di bloccarmi e di non riuscire a creare un discorso di senso compiuto, arricchito e soddisfacente. Succede di solito quando devo parlare con estranei, a lavoro durante i colloqui (sono un'insegnante), le colleghe.. ma è capitato anche con persone che conosco e con le quali, non dovrei aver problemi di"ansia da prestazione". La cosa mi mette non poco a disagio e sono arrivata al punto di non riuscire a improvvisare ma a dover scrivere il discorso che dovrò fare e rileggerlo più volte. Da piccola ero molto più sciolta ma verso i 16/17 anni ho iniziato a essere più a disagio nel parlare in pubblico, per poi arrivati quasi a sentirmi incapace di parlare.
Non riesco a darmi una spiegazione e vorrei trovare una soluzione al problema per vivere più serenamente.
Grazie a chiunque spenderà del tempo a rispondermi.
Katia

Buongiorno,

le situazioni che lei descrive sono molto comuni quando la nostra attenzione si riversa sulla performance e sulla ricerca della risposta perfetta e non banale che, nel suo caso, possa corrispondere alla risposta data da un'insegnante (come lei stessa specifica). Alcune volte la ricerca della risposta perfetta ci estranea dalla conversazione e dall'ascolto dell'interlocutore facendo si che, oltre ad aver impiegato molte energie, quando arriva il proprio turno di parlare spesso non si sa cosa dire o individuare se la “risposta perfetta” formulata sia adeguata. Il risultato è il sentirsi delusi, inadeguati, giudicati con la conseguente tendenza al rimuginare sull'esperienza attaccandosi etichette negative addosso (è successo perchè non sono competente, non sono abbastanza intelligente, gli altri non hanno i miei problemi) e la conseguente lotta contro le emozioni che ne derivano (non devo sentirmi così, se mi sento così sono una stupida). Nella sua storia d'apprendimento è possibile che siano presenti delle esperienze in cui ha sperimentato queste sensazioni e da cui si è determinato condizionamento. Il mio consiglio è quello di tornare a prestare attenzione alla conversazione e all'ascolto e fare domande per approfondire meglio, nei contesti in cui lavora spesso gli interlocutori sembrano cercare la risposta perfetta dal prof. e invece desiderano essere ascoltati e accolti. Nel caso questa condizione stia attualmente determinando degli evitamenti le consiglio di iniziare un percorso per fare esperienza di come sia possibile accogliere gli stati interni ed avere una buona conversazione nonostante l'ansia e lo sensazione di "blocco" che sperimentiamo.

Buon lavoro su di sè.