Sono alla ricerca di una possibile causa per una febbre persistente

Salve..desidero chiedere un consulto perchè da più di un anno sono alla ricerca di una possibile causa per una febbre persistente, che a volte rimane tra i 37 e i 37,5 e altre volte sale anche sopra i 38..Dietro prescrizione medica ho fatto vari esami per escludere una qualsiasi causa "fisica", compresi test per epatite e HIV...tutto è risultato negativo. Ho ancora un esame da fare, tra circa 2 settimane..una risonanza al cervello a causa di frequenti e intensi mal di testa. La mia domanda è volta a sapere se la febbre può essere collegata ad una qualche forma depressiva. Da tre mesi a questa parte, infatti, la dottoressa mi ha consigliato di tenere segnato ogni giorno in un quaderno la temperatura corporea, così come possibili altri sintomi, tra i quali, figurano spessissimo spossatezza, dolori articolari, forti mal di testa, nausea e vomito, dolori di stomaco (negli ultimi 5 mesi ho fatto 3 gastrointeriti) e muscolari (a collo e schiena tanto da immobilizzarmi completamente), inappetenza (ho perso 4 chili nell'ultima settimana), episodi di forte ansia con sensazione di svenimento, tremori, e crisi di pianto improvvise e a volte anche "violente". La dottoressa, visitandomi, mi aveva chiesto se soffro di depressione, ma avevo risposto negativamente, perchè in effetti non avevo mai avuto l'opinione di uno specialista, anche se, nell'ultimo anno del liceo, la mia insegnante di italiano, aveva richiesto per me un consulto dalla psicologa della scuola, la quale, dopo il colloquio, mi aveva consigliato di rivolgermi ad uno psicologo esterno, da cui non sono mai andata. Premetto inoltre che, in situazioni di forte stress o grossi dispiaceri, mi è capitato di avere la febbre per settimane, correlata a mal di stomaco e mal di testa. Dovrei tornare sui miei passi e richiedere alla dottoressa un consulto presso uno psicologo? Oppure la depressione non c'entra nulla e dovrei semplicemente cercare di risolvere il problema in altro modo? Grazie! Distinti Saluti
Cara Chiara, sarebbe superficiale dare una risposta assoluta al suo malessere, certamente lei e il suo medico di fiducia state procedendo nella maniera più attenta possibile. L'attenzione che lei riserva alla sua sfera emotiva è già una buona base per affrontare l'analisi di un segnale di difesa che il suo corpo le sta inviando. Pur non essendo un sintomo specifico, la "febbriciattola" e la spossatezza in generale possono ricondurre ad un quadro di difficoltà sul piano psicologico ("stress", ansia, depressione, certamente non così semplicemente descrivibili in un quadro depressivo specifico); esculsa qualsiasi origine organica, sarebbe utile valutare quanto ciò incida quotidianamente, in termini invalidanti, sulla sua vita e sulle sue relazioni, quanto questo affaticamento le sia da limite e, non ultimo, i motivi che l'anno portata (giustamente) a considerare questa manifestazione come un sintomo psicosomatico. Senza troppa preoccupazione, conclusi gli esami consigliati e escluse cause mediche, allontanerei il termometro e al massimo valuterei un momento di riflessione sulle motivazioni che l'hanno portata a domandarsi sul Sè. Spero di poter esserle stata utile. Un sorriso e una buona giornata!