Dott.ssa Sabrina Piccoli

Sono la Dott.ssa Sabrina Piccoli psicologa psicoterapeuta.

Da sempre attenta ascoltatrice e osservatrice, curiosa e affascinata dalla storia delle persone e dal personale modo che ognuno ha di raccontarsi, di narrare il proprio vissuto e di muoversi nel mondo. Con questa attitudine ho incontrato la Psicologia e - dopo anni di formazione - ho deciso di mettere al servizio degli altri la mia capacità di ascolto e di comprensione, arricchita negli anni da solide competenze e strumenti di lavoro clinico. Considero l'Incontro tra due persone un momento magico, in cui nulla è già scritto, tutto è da scrivere, narrare e ri-narrare, a quattro mani, insieme. Quando le persone arrivano nel mio studio si concedono lo spazio e il tempo per dedicarsi a se stesse, fermarsi, esplorare alternative e possibilità, a volte partendo proprio dalle difficoltà attraversate in quel momento: è così che il dolore, la fatica, il disagio possono diventare il motore del cambiamento e della crescita personale.

Nel mio lavoro clinico utilizzo strumenti che derivano dall'approccio Costruttivista Narrativo-Ermeneutico il quale considera le persone come costruttori di significati: ognuno di noi, sulla base delle proprie esperienze, attribuisce agli eventi significati personali. Nel corso della vita, quindi, sviluppiamo un sistema di significati che guida il nostro movimento nel mondo, definisce le strade che percorriamo e lungo le quali scegliamo di orientare la nostra esistenza. Accade a volte che il sistema di significati che abbiamo sempre utilizzato per muoverci nel mondo e nelle nostre relazioni si blocca, non ci permette di elaborare nuovi eventi e ci si sente in ansia, persi, disorientati, bloccati. Quando si avverte questo blocco del movimento lo scopo della terapia è quello di consentire alla persona di elaborare attivamente il proprio sistema di significati, individuare dove è avvenuto il blocco e costruire nuove traiettorie di movimento. E' così che paziente e terapeuta, lavorando insieme per perseguire un obiettivo comune, delineano e costruiscono un'alternativa allo stato di malessere. Al termine del percorso stare bene diventa un'alternativa percorribile. Spesso è proprio nei momenti di crisi che si è maggiormente disposti a cogliere l'opportunità del cambiamento. La prima fase del percorso sarà dedicata a raccogliere le informazioni utili per comprendere la situazione e per definire insieme gli obiettivi perseguibili. A seconda della situazione vengono offerti percorsi individuali, percorsi di coppia o percorsi di sostegno genitoriale.

Nel mio lavoro mi piace definirmi "Psicologa senza lettino" per dare l'idea di un nuovo modo di intendere il percorso psicologico, dove il paziente, insieme al terapeuta, è parte attiva del processo di cambiamento