Ho un approccio, nell'incontro con il paziente, improntato sull'empatia e sull'accoglimento di quel che avviene nel presente della seduta, disponendomi prima di tutto a un ascolto umano, che per me significa sospendere il giudizio ed evitare categorie diagnostiche entro cui collocarlo a priori. Si è insieme, io e il paziente (o i pazienti nel caso di terapia di coppia o di gruppo), in un percorso di profonda relazionalità dove si possa trovare insieme un senso alle difficoltà e alla sofferenza di cui è portatore, ricercando, sostenendo e rafforzando le sue risorse utili a una migliore conoscenza di sè: strumento indispensabile, questo, per rifondare la fiducia del paziente in un "sè stesso" più forte, capace di accettarsi e di combattere per il proprio desiderio e benessere psichico, con se e con gli altri.