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presentazione
Mi chiamo Silvia Broccardo, sono psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico
specializzata nella ricerca analitica su individuo e gruppo (Scuola C.O.I.R.A.G di Torino - Confederazione
di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi, consociata A.P.R.A.G.I.P. - Associazione per la
Ricerca e la formazione in psicoterapia individuale, istituzionale e psicodramma analitico).
Scelgo ogni giorno di svolgere questo lavoro, perché comprendo l’importanza di imparare a
conoscerci in modo autentico e genuino, andando incontro alla sofferenza, cartina di tornasole
che ci aiuta ad esplorare chi siamo e dove vogliamo andare. Mi rivolgo a te e a noi, alla sofferenza
che ci abita, alla nostra mente e alla parte più intima: l’anima.
Orientandomi verso la psicologia divenivo mano a mano consapevole di qualcosa che chiedeva di
essere espresso ed esplorato e che la realtà quotidiana, nel suo fare una cosa dopo l’altra, non era
sufficiente a nutrire la vita.
Ecco che nell’incomprensibile e nell’inesprimibile entra in scena la sofferenza. Ogni sofferenza è
legittima e fisiologica, possiamo avvertirla nel corso della crescita, scoprirla nelle relazioni, in cui
siamo nati, cresciuti e continuiamo ad essere immersi, vederla manifestarsi nel corpo. Una
sofferenza che si mostra per motivarci a un dialogo con noi stessi e con gli altri, per spingerci a
conoscere il nostro teatro interno, fatto di protagonisti, comparse, personaggi a volte inefficaci. Si
soffre anche quando ci si sente costretti in ruoli e copioni, riconosciuti con maschere sociali, che
non ci fanno comprendere chi siamo; ci sentiamo smarriti come avvolti nella nebbia.
Ecco che il mio lavoro, quale esperienza di relazione, è utile ad accompagnare le persone ad
orientarsi, a decifrare la complessità delle immagini interiori, dei ricordi e delle sensazioni fatte di
pieni e di vuoti. E’ la complessità del nostro essere e della gruppalità di cui siamo fatti che ha
bisogno di cura, rispetto e attenzione.
Approccio
IL MIO APPROCCIO – la stanza della psicoterapia
Col mio modo di lavorare “psicodinamico” esploro i movimenti del mondo interiore, quel mondo
che sta sotto, che è un po’ più nascosto rispetto a quanto già conosci di te. Da che cosa partiamo?
Da una relazione, dal costruire una relazione.
Ci incontriamo sempre in un medesimo luogo a cadenza settimanale. L’appuntamento è uno dei
primi ingredienti ed è accompagnato dall’alleanza che si crea nel tempo con la regolarità degli
incontri. Alleanza, affidamento e fiducia consentiranno di affrontare meglio i momenti dolorosi e
critici che emergeranno. Ecco che in questo spazio e in questo tempo prende forma la tua storia, il
tuo malessere. Potrai raccontare gli eventi e ciò che provi seguendo diverse linee esplorative
guardando da più angolazioni, riconoscendo nuove immagini e nuove caratteristiche. Quando
sopraggiungerà la fatica, il dolore, l’ansia, la paura impareremo insieme ad osservarle e a
rintracciare nuove immagini. Potranno esserci utili ad aprire una porta che credevi sprangata, ad
abbattere un muro o a cercare un varco, ad uscire da un pantano. Per fare questo, nel mio lavoro
mi avvalgo anche di esercizi di scrittura di sé, lettura dei sogni, carte illustrate, visualizzazioni
attive, giochi di ruolo in psicodramma.
Immagina la stanza di psicoterapia come un laboratorio sartoriale. E immagina te stesso che entri
con una valigia, con dentro un abito da accorciare, stringere, allargare o una stoffa nuova,
preziosa, per un abito su misura o un abito vecchio, in alcuni punti consumato, ma a te così caro
che sogni di trasformarlo in uno di nuova fattura. Usando le immagini ti introduco un aspetto del
mio approccio: quello di sviluppare, insieme, la capacità immaginativa attraverso un racconto della
tua vita da cui partire in libertà. Non ci sono tappe già stabilite; in un clima di accoglienza e di
ascolto, con gradualità, individuerai sulla tua mappa zone significative da esplorare; in seguito, ti
accompagno e ti invito ad osservare un ricordo, a sentire come stai mentre racconti, a cogliere tra
i pensieri delle immagini, mettendole a fuoco per farne una bussola che ti orienti nel mondo.
Esplorando insieme il contenuto della valigia che porti con te, metti ordine, fai chiarezza
riconoscendo le zone buie della tua vita, rimoduli un dolore, un conflitto, un’ansia. Il disagio che
vivi viene ridotto nella forma, abbassato di tono, modificato nel colore, con un sapore meno acre.
Quello che pian piano accade è una trasformazione, un cambiamento nel suo processo naturale.
Cambiare significa trasformare le esperienze. Questo è uno dei passi della psicoterapia. Cambiare
può essere sia lasciare sia rimanere. E’ un movimento verso una direzione di uscita dalla
confusione, dal malessere, sia esso tristezza, rabbia o paura. La psicoterapia, come la intendo io, è
evoluzione ed è essere lì dove sento di stare bene.
“Viandante, sono le tue orme il sentiero e niente più; viandante non esiste il sentiero, il sentiero
si fa camminando” (A.Machado)
aree di competenza
“viandante, sono le tue orme il sentiero e niente più; viandante non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando” (A.Machado)
Formazione professionale
Conseguii la laurea in Psicologia all’ateneo di Torino nel novembre del 2000.
Nella tesi dal titolo “Le influenze della psiche sul soma nell’ambito delle patologie traumatiche” sviluppai
e approfondii dinamiche ed effetti del trauma fisico da incidente stradale, domestico ed extradomestico. In
quel periodo ebbi la fortuna di conoscere Julio Granel, psicoanalista freudiano, fondatore del C.I.P.E.A. di
Buenos Aires - Centro de Investigationes Psicològicas para el Estudio y Prevenciòn de los Accidentes –
studioso delle dinamiche inconsce degli incidenti e della loro prevenzione:
“el incidente tiene lugar en un momento vital y es producto de una crisis de cambio – que la persona no
puede afrontar ni risolver – y que produce en su mundo interno una vivencia de trauma y de peligro de
desintegraciòn. Es un intento de escenificar esa commociòn interna, con el fin de controllarla”
(l’incidente avviene in un momento della vita ed è il prodotto di una crisi di cambiamento, che la persona
non può affrontare né risolvere, e che genera nel suo mondo interno un trauma e il pericolo della
disintegrazione. E’ un tentativo di esprimere questo travaglio interno allo scopo di controllarlo).
Questo incontro e l’esperienza di tirocinio presso l’Azienda Ospedaliera C.T.O. – C.R.F. -M. Adelaide di
Torino operando nel reparto di terapia intensiva con pazienti paraplegici e tetraplegici fu particolarmente
formativa nell’avvicinarmi alla sofferenza fisica ed emotiva delle persone ricoverate.
In quell’anno di tirocinio post-lauream (2001 -2002) svolsi attività di sostegno psicologico a pazienti con
mielolesione, politraumatizzati e amputati ricoverati in terapia intensiva e in ortopedia, mi formai sul
training autogeno e collaborai ad un progetto multidisciplinare sulla terapia antalgica (diagnosi e cura del
dolore acuto e cronico non di origine oncologica).
Il mio percorso continuò per 4-5 anni in ambito ospedaliero nell’Area Critica cardiologica. Questioni di
cuore
La mia scelta formativa post-lauream si manifestò durante un workshop estivo che comprendeva sessioni di
psicodramma e sessioni di danzamovimentoterapia, organizzato dalla Scuola C.O.I.R.A.G. di Torino. Le
parole chiave che aprirono così il mio percorso furono e continuano ad essere: immagine, sogno, teatro,
corpo.
Divenne sempre più evidente che le relazioni in seno a famiglia, società, cultura, comunità e istituzione,
fossero le dimensioni costitutive della psiche umana.
La psicoterapia ad orientamento psicoanalitico tiene conto di questi aspetti costitutivi. I legami e le
appartenenze influenzano la vita di tutti e nel nostro essere animali sociali non esistiamo solo di noi stessi.
Siamo permeati di significati, di immagini, di aspettative, desideri e ideali che appartengono a noi e al
mondo di relazioni intorno a noi. La sofferenza psichica viene pertanto compresa meglio se collocata nella
storia relazionale, affettiva e simbolica di cui siamo parte.
Il mio
“dimmi e lo dimentico, insegnami e lo ricordo, coinvolgimi e lo apprendo” di B.Franklin
Disturbi trattati
problematiche della crescita
disturbi d'ansia
disturbi dell'umore
disturbi ossessivo-compulsivi
disturbi di personalità
disturbi dell'identità
problematiche di coppia
eventi traumatici
disturbi psicosomatici
problematiche psichiche legate a patologia organica
Esperienze lavorative
Dal 2003
psicoterapia individuale con pre-adolescenti, adolescenti e adulti; psicoterapia di gruppo con tecniche
psicodrammatiche e laboratori di scrittura di sé
aa. 2022
sperimentazione per un percorso psicoterapeutico integrato (psicoterapia e psicomotricità) per pazienti che
presentano una relazione poco funzionale col proprio corpo.
aa.2018-2019
Adesione al progetto “Lo Psicologo in farmacia”: attività di sostegno psicologico a tassi agevolati come
previsto dal progetto, presso la farmacia Rinetti di Torino e la farmacia Bernardi di Murazzano (CN)
aa. 2017-2018
Progetto “Buongiorno scuola!” in qualità di formatrice per il corpo docente presso l’Istituto Comprensivo di
Canale (CN).
aa. 2015-2017
Progetto “Per una scuola partecipata” in qualità di formatrice rivolto agli insegnanti delle scuole di I e II
grado (Liceo Scientifico Statale L. Cocito)
a.2015-2016
Laboratorio “Parole in gioco, laboratorio di scrittura e psicodramma” in qualità di psicologa
psicoterapeuta, presso l’Associazione “La Vita al Centro” di Torino.
a.2013
Progetto di Psicologia dello sport “Attività di formazione di giovani sportivi e allenatori: maturazione delle
competenze relazionali, leadership e autoefficacia” in qualità di formatrice presso la Federazione Italiana
Pallapugno di Dogliani (CN).
a.2012
Progetto di educazione alla sessualità e all’affettività “Incontrarsi nella carezza” presso il Liceo Scientifico
Statale L.Cocito di Alba in qualità di psicologa psicoterapeuta ad orientamento di gruppo.
aa.2012-2018
Progetto “Emozionarsi, conoscere e scegliere”, educazione alla sessualità e all’affettività patrocinato
dall’Asl CN2, in qualità di psicologa psicoterapeuta ad orientamento di gruppo presso le scuole secondarie
di I grado di Priocca, Govone, La Morra, Barolo, Monforte e Istituto Comprensivo Alba Quartiere San
Cassiano.
aa. 2009-2012
Incarico come consulente psicologa psicoterapeuta nell’ambito dell’Area Critica presso l’Azienda
Ospedaliera S.Lazzaro di Alba. Le consulenze erano destinate a pazienti affetti da diverse forme di
patologie cardiache. Le attività si svolgevano in ambulatorio e direttamente in reparto per un primo
contatto col paziente. La presa in carico comprendeva colloqui individuali e lavori di gruppo. Non
mancavano interventi a livello familiare e supporto all’équipe curante.
aa.2009-2013
Progetto “Esci dal buio della violenza: attività di sostegno psicologico e rielaborazione del trauma per
donne vittime di violenza” in qualità di psicologa psicoterapeuta ad orientamento di gruppo, promosso
dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CRT, presso l’Associazione “Sulla Parola” Onlus di Torino.
Il progetto era inserito a pieno titolo nel lavoro di prevenzione secondaria previsto dalla legge Regionale.
Il lavoro era articolato su più livelli, con utilizzo di metodologie diverse (scrittura, biodanza e utilizzo di
tecniche psicodrammatiche) che facilitavano lo sviluppo del pensiero, il riconoscimento delle emozioni e la
relazione col corpo, come identità corporea e identità di sé, e quello dell’altro. In questo modo si è voluto
rispondere sia in termini di sostegno alle vittime sia in termini culturali al drammatico dilagare dei
femminicidi ed alla ridotta capacità di risposta da parte dei servizi dovuta ai tagli per la crisi.
aa.2007-2009
Nell’ambito del “progetto per pazienti affetti da patologie cardiologiche: attività di psicologia clinica e di
assistenza psicologica” S.O.C. di psicologia dell’aslcn2 alba-bra, il mio intervento si è collocato all’interno
della collaborazione tra le Strutture Complesse di Psicologia e di Cardiologia dei presidi Ospedalieri di Alba e
Bra che, durante il decorso della malattia cardiopatica e dunque in tempi e fasi diverse, si sono trovati ad
accogliere il paziente cardiopatico in regime sia di ricovero che ambulatoriale.
Gli interventi psicologici sono stati finalizzati a contenere importanti stati d’ansia connessi sia
all’evento inatteso, sia alle procedure sanitarie che vengono vissute dai pazienti molto spesso in modo
traumatico. Una maggiore attenzione all’accoglienza, la preparazione all’ospedalizzazione e, quando è stato
necessario, all’evento chirurgico e all’iter post-chirurgico, hanno migliorato lo stato emotivo dei pazienti.
L’ingresso in ospedale, soprattutto motivato dall’urgenza e connesso alla patologia cardiaca, solitamente
comporta un carico di ansie e paure che può arrivare a delineare una sofferenza psichica aggiuntiva.
Pertanto con il lavoro psicologico si è garantito al paziente cardiopatico e ai familiari, l’offerta di
un’accoglienza ed un sostegno durante la degenza e l’opportunità di una presa in carico ambulatoriale post-
ricovero, finalizzata a promuovere l’adesione del paziente alle cure, la sua motivazione al cambiamento di
stili di vita non salutari e la capacità di care del familiare.
Insieme alle procedure di ricanalizzazione farmacologica o interventistica, si è proposto un approccio
globale volto alla prevenzione secondaria, alla modificazione intensiva del profilo di rischio complessivo e al
miglioramento della qualità di vita. L’intervento psicologico, nello specifico, si è proposto di recuperare gli
aspetti emozionali, relazionali e comunicativi del paziente, partendo dal presupposto che questi possano
influenzare le modalità con cui il paziente affronta la malattia e il suo percorso terapeutico-riabilitativo.
Lo scopo degli interventi è stato quello di facilitare il ritorno ad una vita normale incoraggiando i
pazienti ad attuare cambiamenti nello stile di vita per prevenire ulteriori recidive. Il supporto educativo e
psicologico si è sviluppato coerentemente alle Linee Guida nazionali per attività di psicologia in cardiologia
riabilitativa e preventiva.
aa. 2007-2015
Incarico in qualità di psicologa psicoterapeuta per lo sportello psicologico di ascolto per allievi, genitori e
insegnanti e la conduzione di laboratori interattivi presso I.P.S.I.A. “G.Galilei” – IIS Galilei-Ferrari (Scuola
Media Superiore). Colloqui individuali per allievi a finalità motivazionale, relazionale-affettiva e in casi
specifici coinvolgendo e orientando i familiari; laboratori coi gruppi classe per comprendere le dinamiche di
gruppo e favorire cooperazione e alleanza, attenuando i conflitti e favorendo l’integrazione; supervisione e
formazione insegnanti per migliorare la relazione in classe e costruire modelli comunicativi funzionali alla
tipologia degli allievi.
aa. 2007-2008
Coordinamento e conduzione di gruppi di formazione per operatori romeni nella città di Baia Mare
(Romania) nell’ambito del progetto “Centro di prima accoglienza per minori e adolescenti di strada” in
cooperazione con l’A.R.A.I. della Regione Piemonte, in qualità di formatrice presso l’Associazione di
Volontariato “La Nostra Via” di Torino
a. 2008
Conduzione di un laboratorio interattivo per le classi II della Scuola Media Inferiore “De Amicis” di Bergamo
nell’ambito del progetto “Ho sognato una strada: per una collaborazione ad una convivenza civile”
promosso dall’ACI di Bergamo. Prevenzione e acquisizione di consapevolezza del significato di convivenza
civile, della sicurezza stradale e del rispetto dell’ambiente e della società. Il gruppo classe acquisiva
esperienza attraverso esercitazioni in piccoli gruppi, attività corporee, giochi sulla collaborazione e
costruzione di spot pubblicitari su tematiche sociali.
a.2007
Conduzione di un laboratorio interattivo inclusivo per pre-adolescenti e adolescenti del paese di Belvedere
Langhe (CN), insieme ai ragazzi ospiti presso la Comunità di accoglienza “Il Villaggio della Gioia di Narzole
(CN).
a.2007
Collaborazione al progetto “Dalla badanza alla cura. Percorsi per un’assistenza familiare qualificata” in
qualità di psicologa formatrice presso l’Associazione Cnos-fap Regione Piemonte e Consorzio Intercomunale socio-
assistenziale INTESA di Bra.
aa.2004-2007
Operatrice di comunità presso la Comunità alloggio socio assistenziale per minori a rischio “Il Villaggio
della Gioia” a Narzole (CN). Il lavoro comprendeva rapporti coi Servizi Sociali di competenza, la Questura, il
Tribunale per i Minorenni di Torino e Genova, la gestione del quotidiano in comunità, le attività lavorative
presso il laboratorio educativo occupazionale interno alla struttura, le attività serali e di aggregazione del
gruppo di ragazzi con altri gruppi del territorio, colloqui orientativi e terapeutici con le famiglie dei minori
biologici e adottivi. Ho collaborato altresì alla progettazione di campi formativi rivolti a volontari come
formatrice nell’ambito della relazione di aiuto e dell’animazione di strada in Romania presso la “Fundatia de
Voluntari Somaschi” nella città di Baia Mare e presso Eforie Nord (Costanza).
aa.2003-2004
Operatrice di comunità presso il C.U.F.R.A.D. (Centro Universalistico Francescano per il Reinserimento di
Amici in Difficoltà) in Sommariva del Bosco (CN), Comunità per adulti con patologie alcoldipendenti e
doppia diagnosi. Mi occupavo della gestione quotidiana di gruppi di pazienti, dell’accompagnamento al
lavoro, alla cura di sé e dell’ambiente di vita, dell’ascolto e del sostegno emotivo.
INTERVENTI
a.2007
Relatrice al Convegno “Bere e Guidare” realizzato in collaborazione al Servizio Tossicodipendenze e all’ACI
di Bergamo per una campagna preventiva sull’adolescenza a rischio. Articolo: “Adolescenti: quel limite
invisibile. La personalità nei comportamenti a rischio”.
a.2012
Relatrice al convegno promosso dall’AICI di Torino dal titolo “Cistite interstiziale. Questa sconosciuta”.
costo servizi
| Descrizione servizio | Prezzo |
|---|---|
| Psicoterapia Individuale | Da € 70.00 |
| Psicoterapia di Coppia | Da € 100.00 |
| Psicoterapia di Gruppo | Da € 60.00 |
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