Dott.ssa Silvia Canisi

Dott.ssa Silvia Canisi

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Perche’ mio figlio si comporta cosi’?

Sono una mamma disperata, al limite di ogni umana sopportazione. Sono mamma di un bimbo di tre anni che da quando è nato ha sempre creato problemi. Ho avuto un parto difficile durante il quale ho rischiato di perdere sia il bambino che la mia vita e, a causa della gravità della situazione, ho visto mio figlio per la prima volta dopo diversi giorni. Non so se questo sia un elemento importante, ma vorrei essere il più dettagliata possibile.

Mio figlio è sempre stato attaccatissimo a me, quando era neonato non dormiva se non in braccio a me, ho fatto molta fatica a staccarlo dal seno (si attaccava per ore) e il primo anno di asilo ha pianto ogni giorno, da ottobre a luglio, perchè non voleva che lo lasciassi li.

Inoltre il problema principale è la sua estrema gelosia nei miei confronti: se parlo con qualcuno, mio figlio cerca fisicamente di distrarmi o attacarsi a me e spesso arriva a picchiarmi!

Non posso andare al bagno da sola, cucinare o fare qualsiasi cosa in tranquillità..se parlo al telefono con il mio compagno e padre di mio figlio quest'ultimo mi combina ogni genere di dispetti. Quando rimane da solo con il mio compagno, mio figlio Claudio è un angelo, mentre quando è con me il più delle volte è esasperante.

Ho provato il castigo, ho provato a sgridarlo in maniera decisa e ferma abbassndomi al suo livello visivo, ho provato a togliergli il gioco o i cartoni animati quando ha questi comportamenti e ammetto che a volte, nonostante io sia sempre stata contraria, mi è sfuggita anche qualche sculacciata, ho provato ad ignorarlo ma non cede, non cede mai e alla fine, totalmente disperata o urlo o, mi isolo e scoppio a piangere.

Anche all'asilo l'anno scorso aveva creato problemi, perchè le maestre mi avevano detto più volte che era aggressivo ed incontenibile; ora almeno all'asilo va meglio mentre a casa, con me, la situazione non migliora. L'abbiamo fatto visitare e c'è stato detto che il bambino ha un disturbo affettivo e che deve fare psicomotricità... ma è davvero solo questo? Come devo comportarmi con lui?
Vorrei chiederLe anche un'ultima cosa: se decidessi di prendermi, insieme al mio compagno, una decina di giorni di relax, lasciando il bambino ai nonni sarebbe troppo per le problematiche di Claudio? Peggiorerei la situazione?

Le chiedo questo perchè come mamma ho una moltitudine di preoccupazioni e se fosse una situazione gestibile porterei anche il bambino, ma ho bisogno di relax, anche perchè da quando è nato Claudio, il rapporto con il mio compagno sta andando avanti solo per inerzia.

Cara mamma,

da chi è stato visto suo figlio? Immagino un terapeuta o neuropsichiatra infantile. Sicuramente l’indicazione di psicomotricità può essere indicata, ma a mio parere risulta anche necessario dare un senso a ciò che sta accadendo alla vostra relazione. Definire il comportamento di suo figlio “un disturbo affettivo”, ci dà un’etichetta ma non dà un significato a ciò che suo figlio vuole esprimere.  Potrebbe rivolgersi ad un centro che si occupi di infanzia, dove ci sia lo psicomotricista ma anche un professionista psicologo che possa aiutarvi in questo. I comportamenti dei bambini, soprattutto quando sono comportamenti problematici, sono segnali che prima di essere corretti devono essere compresi. In più, come mamma e come persona, lei ha diritto di sentirsi appoggiata e seguita in questo momento difficile. Il parto che lei descrive, inoltre, sembra per certi versi traumatico, per cui andrebbe approfondito in termini di vissuti emotivi connessi al ricordo.

Per quanto riguarda l’idea della vacanza, la coppia genitoriale ha sicuramente bisogno di vivere dei momenti come “coppia e basta”. C’è da capire se una vacanza di dieci giorni sia la soluzione ideale in questo momento, non solo per il bambino ma anche per voi. Forse si potrebbe iniziare da un distacco più graduale ma più sistematico (qualche weekend al mese).

Un caro saluto.