Dott.ssa Silvia Giove

Sono nata a Milano, dove ho intrapreso un percorso di studi artistici che mi ha condotta alla laurea in Architettura presso il Politecnico. Dopo la laurea, spinta dal desiderio di vivere a contatto con la natura e seguire una delle mie più grandi passioni, ho scelto di trasferirmi in Valle d’Aosta. Qui ho abbracciato pienamente il mondo dello snowboard, diventando maestra e specializzandomi anche nell’insegnamento a persone con disabilità, un’esperienza che ha profondamente arricchito la mia visione dell’insegnamento e della relazione d’aiuto.

Nel tempo, è emersa con forza la necessità di comprendere più a fondo l’essere umano, spinta da un bisogno interiore di mettermi al servizio degli altri. Questo desiderio ha trovato radici profonde anche nella mia storia personale: la psicologia è sempre stata parte del mio mondo grazie a mio padre, medico neuropsichiatra e psicanalista freudiano ex primario del Niguarda di Milano, la cui influenza ha seminato in me un interesse profondo per l’animo umano.

Il mio approccio alla Psicologia Transpersonale nasce da un lungo e intenso percorso di risveglio della consapevolezza, un cammino spirituale che ha trasformato radicalmente la mia vita. Mi sono avvicinata alla pratica del Kundalini Yoga e alla meditazione Vipassana, che ho approfondito attraverso ritiri e periodi di pratica nei monasteri thailandesi. Queste esperienze mi hanno guidata verso una visione integrata della persona, in cui corpo, mente e spirito dialogano in un’unità inscindibile.

In maniera del tutto naturale, ho scelto quindi di proseguire la mia formazione presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Transpersonale con metodologia Biotransenergetica (BTE) dell’Integral Transpersonal Institute di Milano, che rappresenta per me un punto d’incontro tra psicologia, spiritualità e pratica clinica.

Nel mio percorso professionale ho lavorato in diverse comunità della Valle d’Aosta, occupandomi in particolare dell’area delle dipendenze e dei minori, ambiti che mi hanno permesso di sviluppare una profonda sensibilità verso le fragilità e le risorse dell’essere umano.

Dal 2022 svolgo attività clinica presso Alkimea. 

La Biotransenergetica (BTE) è un modello innovativo di psicoterapia nato in Italia all’inizio degli anni ’80, riconosciuto dal MIUR e considerato uno degli approcci più significativi nell’ambito della Psicologia Transpersonale, sia a livello nazionale che europeo.

La BTE si fonda su una visione olistica e integrale dell’essere umano, in cui corpo, mente, emozioni e spirito sono aspetti interconnessi di un’unica realtà. Questo approccio considera l’individuo non solo in termini di funzionamento psichico, ma anche nella sua dimensione più profonda e spirituale, orientata alla realizzazione del Sé.

Uno degli elementi distintivi della Biotransenergetica è l’impiego di pratiche psico-corporee ed esperienziali che facilitano un dialogo diretto con il mondo interiore. Attraverso il corpo, il respiro, la visualizzazione, il movimento e il suono, la persona viene accompagnata in un processo di esplorazione profonda, volto al riequilibrio psicofisico, all’auto-guarigione e al contatto con la propria verità interiore.

La BTE promuove la disidentificazione dalle dinamiche egoiche e dai condizionamenti personali che limitano la percezione di sé e della realtà. Attraverso le pratiche esperienziali, è possibile entrare in uno stato di coscienza più profondo che permette di riconoscere e lasciar andare i meccanismi di difesa, le maschere, i giudizi e le narrazioni mentali che alimentano sofferenza e frammentazione interiore. In questo spazio di consapevolezza, si dissolve gradualmente la coscienza duale dell’io razionale — legato al controllo, agli attaccamenti e alla separazione — per fare emergere una Mente Unitiva, capace di accogliere la realtà "così com’è", in uno stato di apertura, presenza e accettazione.

Questo processo non avviene tramite l’analisi intellettuale, ma attraverso un’esperienza viva e trasformativa. La Biotransenergetica non si limita quindi alla cura del disagio, ma apre le porte a una via evolutiva: un percorso di crescita personale e spirituale in cui il sintomo non è visto come un nemico da combattere, ma come un alleato: un messaggero di un bisogno più profondo di integrazione, senso e autenticità.

In definitiva, la Biotransenergetica è un invito a tornare a sé, ad ascoltarsi con verità e compassione, a scoprire che la guarigione è già inscritta nel cuore stesso della propria coscienza, e che solo attraversando il proprio mondo interiore si può giungere a quella consapevolezza che unifica, libera e trasforma.