Dott.ssa Silvia Rotondi

Dott.ssa Silvia Rotondi

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare

Quando dico che sto male nessuno mi prende molto sul serio

Buongiorno, ho una domanda un pò complicata spero che qualcuno riesca a rispondermi.. e cioè, quando dico che sto male nessuno mi prende molto sul serio, nella mia famiglia ad esempio ma non solo. Se poi in breve tempo perdo molto peso, o mi taglio, quindi mostro problemi “fisici“, le persone intorno a me si preoccupano. Penso che questo mi spinga di più all'autolesionismo. Ad esempio voglio dimagrire molto, non perchè non mi va bene il mio fisico ma perchè vorrei che gli altri si preoccupassero per me. Che tipo di malattia è, è comunque anoressia? Sono alta 1.79 e peso dai 54 ai 56 kg a seconda del giorno. O sono semplicemente molto egoista? Perché non mi sento mai abbastanza al centro dell'attenzione.. Nell'ultimo mese ho cominciato a causarmi sempre più frquentemente il vomito. Quello che mi preoccupa è che mi sento dire “attenta, il disturbo alimentare è solo la manifestazione di un altro problema, ma può diventare IL problema“ da mia mamma, ma non si preoccupa del problema che può esserci sotto, perché non è fisico. Vorrei spiegare questa cosa a chi mi sta intorno ma si preoccupano tutti solo del lato “fisico“ della cosa, che a me non interessa molto perché finchè sto male dentro il mio corpo è l'ultimo dei miei pensieri. Persino la mia psicologa mi ha detto “si, ma se non mangi muori“ e non ha capito che il problema è che di morire non me ne frega molto. Vorrei chiede aiuto, parlarne ai miei genitori, ma non so spiegare che problema ho evidentemente. Depressione? Anoressia? Bulimia? Egocentrismo e basta?A volte mangio un sacco e non vomito, allora penso di agire da obesa. Ora ho paura perchè ho smesso di perdere peso e quindi temo che nessuno si preoccuperà più di come sto... Ho davvero bisogno di un consiglio.. Grazie mille

Salve gentile ragazza, sembra che lei si sta attivando molto sia per il  dolore relativo al sentimento di invisibilità che prova all' interno della sua famiglia, sia rispetto l' attenzione che deve attrarre a se quasi per tenere unita la sua  famiglia. 

Ora non è importante l' etichetta diagnostica che lei sia data quanto il fattro che lei sta soffrendo e molto, e questo è sufficiante per chiedere aiuto ad un professionista. 

Potrebbe quindi  richiedere una terapia familiare ad un terapeuta familiare, in questo modo potrà portare la sua famiglia in terapia e il professionista potrà comprendere l' origine del suo disturbo e trattarlo adeguatamente. 

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