Emdr e carte Dixit: quando le immagini parlano all’inconscio
Nel mondo della psicoterapia contemporanea, l’integrazione di approcci clinici validati con strumenti creativi e ludici sta aprendo nuovi spazi di cura, profondamente efficaci e rispettosi della complessità dell’essere umano. Tra questi strumenti, l’incontro tra l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e le carte Dixit sta dando vita a pratiche terapeutiche efficaci, che sfruttano la potenza evocativa delle immagini per facilitare l’emersione di ricordi e la loro rielaborazione emotiva.
L’EMDR è una metodologia psicoterapeutica riconosciuta a livello internazionale per il trattamento del trauma e di molte altre problematiche psicologiche. Il suo principio guida è il modello dell'elaborazione adattiva dell'informazione (AIP) secondo cui ogni persona possiede un naturale meccanismo di autoguarigione psicologica che può però incepparsi, in seguito a eventi traumatici o stressanti.
Attraverso la stimolazione bilaterale alternata (solitamente con movimenti oculari), l’EMDR aiuta il cervello a "sbloccare" questi ricordi disfunzionali e a integrarli in una narrazione più sana e coerente, smuovendo risorse psichiche congelate.
Le carte Dixit, originariamente pensate come gioco da tavolo, sono diventate nel tempo uno strumento molto amato anche in ambito psicologico. Il loro tratto distintivo è l’ambiguità visiva: immagini evocative, simboliche, mai troppo chiare o definitive. Questo le rende perfette per proiettare emozioni, vissuti, ricordi e tutto il materiale psichico non sempre facilmente riconoscibile e verbalizzabile.
Quando viene mostrata una carta Dixit a un/a paziente, si apre una finestra sul suo mondo interno. La carta diventa quindi uno stimolo associativo, capace di attivare ricordi impliciti, emozioni sopite, narrazioni che chiedono solo di essere ascoltate e narrate.
Integrare le carte Dixit all’interno di un protocollo EMDR non significa "giocare" con la terapia, ma anzi rafforzarne l’efficacia. Le immagini possono essere utilizzate in diverse fasi del trattamento e del protocollo.
Nella fase di raccolta della storia di vita, per aiutare il paziente a rappresentare eventi o emozioni difficili da verbalizzare.
Nell’identificazione del posto sicuro o di elementi rassicuranti a cui fare ricorso nei momenti di iper o ipo attivazione e rimanere nella finestra di tolleranza.
Come stimolo per identificare target di lavoro, quando un’immagine evoca una sensazione corporea o una memoria emotiva significativa.
Durante il lavoro di desensibilizzazione, per facilitare l’accesso a ricordi o per sostenere la connessione emotiva in modo indiretto, ma profondo.
Nella fase di installazione di risorse positive, dove alcune carte possono rappresentare simbolicamente la forza, la speranza, la rinascita.
Proprio da questa integrazione nasce il corso "Immagini che Parlano" di Psicoludìa, un percorso formativo pensato per terapeuti EMDR che desiderano ampliare il proprio lavoro clinico con strumenti creativi e simbolici.
Attraverso teoria, esercitazioni pratiche ed esempi clinici, il corso mostra come utilizzare in modo mirato e consapevole le carte Dixit all’interno di sedute EMDR, nel rispetto del protocollo ma con uno sguardo aperto al potenziale trasformativo delle immagini.
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