Dott.ssa Simona Guglielmucci

Dott.ssa Simona Guglielmucci

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Si procura vomito dopo essersi abbuffata di cibo

Sono un ragazzo di 30 anni. Sono stato lasciato dalla mia ragazza.Il problema piu'grande dipende da alcuni suoi disturbi alimentari presenti da qualche mese(si procura vomito dopo essersi abbuffata di cibo)che l hanno resa sempre piu' distaccata da me dopo una relazione di 8 anni.Dopo avermi lasciato mi ha confidato il suo problema.Io la amo ma non so' cosa fare!non riesco ad affrontare la cosa perche lei nonostane mi abbia lasciato spesso cerca contatti e mi informa di come si sente e come il suo disturbo peggiori sempre dippiu'.Le ho detto che la amo e che ci sono per lei e che vorrei aiutarla ad affrontare il problema,ma lei dice che ha paura di non riuscire ad affrontare il problema con me e di aver paura di farmi del male. Non so' cosa fare.....lasciarla libera di affrontare la cosa dasola oppure cercare di convincerla che insieme possiamo trovare una strada. Sono preoccupato perchè spesso non ci sentiamo per giorni e piu' volte mi ha promesso di farsi aiutare da qualcuno,ma ancora non l'ha fatto!Ho provato ad essere freddo o a non rispondere ai suoi messaggi,ma appena lo faccio lei mi fa' capire che non vuole restare sola....per poi sparire nuovamente.
Caro Andrea, capisco la tua preoccupazione e il tuo disorientamento, visto che la tua posizione nei confronti di questa relazione è, per volere della tua ragazza,un po' ambigua. Quello che posso dirti è che l'ambiguità è proprio una caratteristica dei disturbi alimentari, come quello che sta interessando la tua ragazza. Di solito infatti l'insicurezza e il senso di inadeguatezza (sia psicologica che fisica) di chi ne è affetto provoca una forte necessità di definizione dall'esterno rispetto al livello di gravità della situazione, per questo lei non vuole che tu ti allontani definitivamente da lei, ma allo stesso tempo ti mette continuamente alla prova per vedere fino a che punto riuscirai a starle vicino e a tollerare. Purtroppo però questo può diventare un meccanismo distruttivo per entrambi, soprattutto per lei, per questo io ti consiglierei di non rimanere in balia delle sue modalità ma di prendere delle posizioni definite e precise, di starle vicino per aiutarla a intraprendere un percorso, fino quasi ad obbligarla, magari prendendo tu stesso un appuntamento o delle iniziative per lei. Ti sembrerà strano ma il tuo atteggiamento le trasmetterà un senso di fiducia nella possibilità di farcela e di valore personale perchè tu sei disposto a restarle vicino in un momento così difficile. Ovviamente per fare questo bisogna che sia tu il primo a crederci! In bocca al lupo