Dott.ssa Simona Guglielmucci

Dott.ssa Simona Guglielmucci

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Mio figlio ha difficolta a relazionare con i compagni

mio figlio,di anni 21,e alla continua ricerca di conferma del suo essere e ha difficolta a relazionare con i compagni ,ma non si rende conto di assumere atteggiamenti sbagliati!riferisce di essere deriso dagli amici per il suo modo di parlare(abbastanza ricercato)e si sente menomato ed invidioso se i colleghi universitari sono piu bravi di lui o se ha insuccessi nei flirt con ragazze.Guai a dirgli che balla male oppure che parla in maniera alterata!Adesso e all estero(in polonia per una borsa governativa)!riferisce di odiare un suo collega perche costui gli fa degli apprezzamenti non graditi!magari il suo collega scherza ma mio figlio accumula rabbia e odio per questo collega!Ed ogni volta chiama me o la madre perche vuole risposte da noi che non sappiamo dargli!si lo incoraggiamo a far finta di niente,ma lui ha dei picchi di "depressione " e momenti di gioia!come dovremmo comportarci?noi lo incoraggiamo ma lui fa di ogni paglia una trave,perche si ritiene al di sopra degli altri e soffre se qualcuno scherza con lui!fa sempre domande a noi genitori se per caso per strada qualcuno lo guarda ,chiedendo:"quello/a mi guarda,ma perche mi guarda?sembro strano?etc.etc.!come mi consigliate di comportarmi?Grazie

Caro Carmelo, da quel che racconta sembrerebbe che suo figlio viva dei momenti di profonda insicurezza che cerca di colmare assumendo un atteggiamento di superiorità e astio rispetto agli altri, che certo non lo facilitano nel costruirsi relazioni serene. Probabilmente anche il vostro atteggiamento è un po' ambivalente visto che da una parte cercate di rassicurarlo e di sdrammatizzare, dall'altro siete preoccupati e critici nei suoi confronti. Questo protrebbe amplificare le sue insicurezze ma senza portarlo a mettersi veramente in discussione. Comprendo la difficoltà, visto il vostro ruolo delicato, ma credo sia utile incoraggiarlo a farsi aiutare da uno specialista per acquisire la giusta fiducia che gli consentirà di costruire rapporti sereni anche con gli altri. Complimenti a lei e sua moglie, avere due genitori così attenti e aperti al confronto costituisce già di per se un vantaggio!