Dott.ssa Simona Rocco

Dott.ssa Simona Rocco

psicologo clinico-psicologo alimentare-psicologo dello sport

Eccessiva depressione da perdita del compagno

Gentili Dottori, sono una donna di 54 anni. Mio marito, dieci giorni fa ha avuto un'ischemia cerebrale che lo ha ridotto in fin di vita all'ospedale (praticamente è come se fosse già andato, ha solo le funzioni vitali). Non ho figli e non lavoro. Ero completamente, e forse anche eccessivamente, dipendente da lui in tutto e per tutto. Facevamo tutto insieme noi due e non abbiamo mai avuto una vita relazionale molto intensa. Di conseguenza, in questi giorni sono rimasta sola in casa tutto il giorno e la disperazione dei primi giorni sta peggiorando in modo preoccupante. Non dormo più, mangio pochissimo, faccio fatica a fare qualcunque cosa, non riesco più ad uscire di casa, nemmeno per andare in ospedale. Ho iniziato a fare pensieri auto-distruttivi. Ne ho parlato con la mia dottoressa (medico di base) che mi ha prescritto il brintellix (5 gocce). Lo prendo da sei giorni, ma mi sento addirittura peggio. Ho letto che impiega molto tempo a fare effetto. Vorrei cortesemente sapere cosa posso fare per evitare che questi miei sintomi peggiorino anche di più. Vorrei fare del volontariato, ma come le mie scarse energie fisiche e il pianto facile, non sono sicura di poter affrontare delle attività. Vorrei un cortese consiglio e sapere se c'è qualcuno di voi che svolge la propria attività a Roma e che mi possa aiutare. Grazie e cordiali saluti.

Gentile Silvia,

La comprendo e le sono vicina nelle sue preoccupazioni rispetto suo marito, la situazione angosciosa e il senso di solitudine in cui si ritrova a vivere. Il senso di vuoto. La sensazione di cercare un aiuto, un sostegno per ricostruire da dove è giusto che sia ferma ora, e ritornare e continuare a vivere dignitosamente. Condivido la richiesta al medico di base ed anche la ricerca e poi la scelta di uno spazio privato tutto suo ,dove poter portare la sua confusione, i silenzi e le parole e le lagrime del suo dolore. 

Cara Silvia, Lei ce la farà. Non si arrenda. Per suo marito ma soprattutto per Lei stessa. Ciò che ci offre la vita, non è prevedibile; in alcuni momenti potrebbe essere una crisi dolorosa per poter scoprire altre risorse di noi stessi. Non sappiamo perché accadono certe cose. Ma dobbiamo cercare di superarle. La vita vale sempre di essere vissuta.

Le lascio un abbraccio forte .

Resto a disposizione a Roma.