Dott.ssa Simona Rocco

Dott.ssa Simona Rocco

psicologo clinico-psicologo alimentare-psicologo dello sport

Il rapporto tra il mio compagno e la sorella mi crea molto disagio

Vi scrivo per avere dei vostri pareri, sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano e inizia a creare problemi al rapporto con il mio compagno, vi spiego:
Sono 3 anni che sono fidanzata, io 24 anni lui 34, conviviamo nella sua città, lui non va molto d’accordo con la sua famiglia ma ha una sorella più piccola di 18 anni con cui è molto attaccato, a suo dire è come una figlia per lui.. inizialmente non sapevo del loro rapporto a mio parere morboso (si videochiamano ogni giorno, lui la riempi di complimenti mi manchi e ti amo, è gelosissimo di lei e almeno una volta a settimana la porta a pranzo fuori a cui non mi ha mai chiesto di unirmi, le paga le vacanze e fa in modo di viziarla in ogni modo, cosa che con me non accade dato che non è il tipo di uomo “tradizionale” che ha piacere a pagare per la donna, non posso negare che non amo questo aspetto di lui poiché vengo da una famiglia completamente diversa ) lei con me è sempre stata molto cattiva con frasi e frecciatine di poco gusto, anche con lui presente, ma lui l’ha sempre giustificata dicendo che è piccola ed è sempre stata gelosa delle sue ex.
Ho sempre cercato di non dare peso a questa situazione sperando che con il tempo la situazione sarebbe migliorata ma invece va pian piano peggiorando e mi sta logorando, non riesco a parlarne con lui perché so che per lui questo è un rapporto normale.
Io con i miei fratelli ho un rapporto molto diverso, parliamo ma non esiste gelosia, se uno di noi si fidanza ed è felice, noi lo siamo ancor di più e cerchiamo subito di integrare e far sentire a casa i fidanzati... ad ora questa situazione non mi sembra superabile, anche perché io non sento di voler far passi verso di lei e non so se pensare che questo sia un segnale per farmi capire che la relazione non ha futuro dato che tutta questa situazione mi fa sentire ancora più sola e distante da casa.

Gentile Simona,

Certo la sua lettera in questo format psicologico, fa emergere due nuclei famigliari: le vostre rispettive famiglie di origine,

con una "sindrome degli antenati"(direbbe K.G.Jung) e un "nucleo tra familiari già con il Parlare del nascituro"(secondo J.Lacan), solo per citare alcune metapsicologia,

Molto Differenti.

Certamente non posso che comprendere il suo arcobaleno di emozioni, un po' tristi, forse dal suo sentirsi "tagliata fuori" da un territorio della vostra coppia..per non poter parlare di tutto, con il suo fidanzato,

maschile troppo ottocentesco rispetto a sorelle..e sua famiglia di origine in generale. E neppure poter far amicizia, primi passi.. con la 'giovane cognata'.

Lei solo può sapere come migliorare questo dialogo con il suo lui. Ponendo un esempio del suo modello famigliare molto autentico e onesto. Affetto e alleanza fa Pari.

Magari avrà già provato e non ha sortito nulla.

Il mio consiglio di poter farsi aiutare da un professionista che ha esperienza con le coppie, ma per una consulenza professionale personale.

RI-raccontando la nascita della Vs storia di conoscenza e sentimentale,

Potrebbero esserci nuovi punti di vista per nuove possibilità di comunicare meglio con lui.

Ed avere un progresso.

A meno che nella relazione di lui con questa sorella minore,

Cosi diadica, non vi sia una motivazione che solo apparentemente mostra questo aspetto Rigido. Ma "sotto"può esserci "una sua (del suo fidanzato), Supplenza paterna ed altro.

Spero di essere stata utile un pochino.

Saluti affettuosi. Se desidera ulteriori informazioni riguardo una consulenza sono disponibile su Roma, ma per ora solo telefonicamente o videotelefonicamente.