Sono due anni che sopporto il tradimento di mia madre nei confronti di mio padre.

Mi chiamo Noemi e ho 15 anni, sono due anni che sopporto il tradimento di mia madre nei confronti di mio padre. Tutto è iniziato così: mio nonno cinque anni fa ha avuto un grande incidente sul trattore tant'è che è rimasto sulla sedia a rottelle, mia madre non avendo nessun tipo di aiuto da parte di mia nonna (ex alcolista) ha chiesto aiuto al mio vicino e a sua moglie in modo da accudire me e le mia sorelle quando lei e mio padre erano all'ospedale da mio nonno. Questa situazione è andata avanti per molto tempo finché non si è stabilizzato un buon rapporto, mia madre e il mio vicino di casa erano già in sintania perché sono dei “colleghi di lavoro“ e partecipano insieme a riunioni. L'anno scorso mio padre entrando dalla porta di casa senza far rumore ha visto che il mio vicino di casa stava toccando mia madre, io sono riuscita a scoprire tutto ciò ascoltandoli discutere nella loro camera,la situazione è degenerata quando mio padre durante la notte ha letto i messaggi tra loro due (dove erano scritte cose impressionanti). Si è svegliato dicendo a mia madre che se ne andava e lei ha reagito aprendo la finestra della sala e minacciandolo dicendo che sei lui se ne sarebbe andato lei si sarebbe uccisa tutto ciò davanti ai miei occhi; lui è riuscito a tranquillizzarla e riportarla a letto. Dopo vari giorni mio padre ha parlato con il nostro vicino di casa e gli ha detto che non doveva più dire certe cose sui messaggi,...e che avrebbe dovuto chiedere scusa a me e alle mie sorelle (scuse mai ricevute). Eppure ancora tutto questo va avanti mio padre non sa niente ma io si, oggi ho pure scoperto che ieri hanno fatto l'amore... (so tutto ciò perché spio il telefono di mia madre) Non so più cosa fare, come comportarmi..ed io continuo a stare male e a far finta di nientee... Se lo dico a mio padre lui se ne va di casa quindi preferisco subire e non palarne. Chiedo solo un consiglio ed un appoggio morale...

Il rapporto tra i genitori come coppia dovrebbe rimanere staccato da quello come genitori e quindi dalla relazione con i figli e viceversa i figli non dovrebbero occuparsi del rapporto marito e moglie dei genitori, oltretutto molto più complesso di quel che appare, per non rischiare di essere triangolati si dice, cioè messi in mezzo, e di allearsi con uno a discapito dell'altro con inevitabili sensi di colpa, angosce e alla fine nessun risultato.

In questo caso a monte c'è stato un coinvolgimento erroneo dei figli ma a questo punto meglio restare neutrali e il più possibile centrati sulla propria vita, al massimo dicendo alla mamma che questa situazione è insostenibile e che provino a farsi aiutare da un terapeuta di coppia

Auguri