Dott.ssa Stefania Martino

Dott.ssa Stefania Martino

Psicologo, Psicoterapeuta

I miei genitori mi impediscono di vivere la mia vita

Ho 20 anni e i miei genitori mi trattano come se ne avessi 12, non mi permettono di fare nulla.
Ora non si può, ma quando era possibile, se uscivo alla sera non potevo mai tornare dopo mezzanotte, perdendo così la possibilità di fare qualcosa di diverso dalla solita uscita in centro, e questo anche se non erano loro a dovermi venire a prendere. Vorrei specificare che inoltre hanno sempre conosciuto tutti i miei amici con cui uscivo abitualmente, perciò sapevano anche precisamente con chi fossi.
Negli anni in un modo o nell’altro mi hanno fatto perdere tutte le amicizie che ho avuto, oppure ne manipolavano altre. Mia mamma ha praticamente obbligato a chiedermi di uscire una ragazza con cui ero amica anni prima, e che in quel periodo era sempre pronta a criticare, solo perché voleva che non uscissi più con un’altra amica, inoltre riuscendo nel suo intento.
Mi hanno sempre criticata, per tutto, aspetto fisico, peso, per l’essere troppo magra o troppo grassa (a seconda dei periodi), per il mio modo di vestirmi, per la mia voce, la mia risata, ciò che mi piace, il mio carattere, lo studio, letteralmente qualunque cosa, non vado bene in niente. Mi hanno sempre fatta sentire inadatta.
Hanno sempre avuto l’ossessione che quando uscivo gli mentissi su cosa avrei fatto realmente, dove sarei andata o con chi sarei stata. Hanno sempre dubitato di me, credendo che saltassi scuola senza dirglielo, che facessi qualcosa di sbagliato. La cosa che più mi stupisce di tutto ciò è che non gli ho mai dato motivo di farlo, non ho mai “tagliato” a scuola, non ho mai creato problemi, gli dicevo sempre la verità, poi un po’ perché non venivo mai creduta, un po’ perché non sopportavo il senso di oppressione che mi creavano, ho iniziato anche a dirgli qualche piccola bugia su alcune cose, ma nulla di grave, e soprattutto ho iniziato a farlo solo dopo.
Ora sono fidanzata con un ragazzo di 22 anni e hanno iniziato a criticare pure lui, non ci permettono mai di dormire insieme, e se dovesse esserci la possibilità non mi lascerebbero fare una piccola vacanza di qualche giorno con lui in estate.
Non ne posso più, mi fanno sentire sempre di più uno schifo, in più ho sempre di più il timore che questo ragazzo possa stufarsi di dover sopportare tutto questo, di non poter fare nulla per colpa loro.
Non so come fare, quest’anno finirò le superiori (perché ho perso un anno) e sto iniziando a pensare di abbandonare il mio sogno di tutta la vita, l’Università, per poter cercare un lavoro e scappare finalmente da questa prigione.

Gentile Asia, la situazione che vive è sicuramente difficile perché non può cambiare la testa dei suoi genitori. Ma potrebbe lavorare su di sè per rafforzare la sua stima e per staccarsi dalla dipendenza e dai sensi di colpa. Rinunciare al suo sogno universitario sarebbe per lei un'ulteriore sconfitta in questo momento. Perché non prova a fare un percorso di psicoterapia prima di prendere una decisione così importante? Un caro saluto.

Stefania Martino