Richiesta consigli

Buonasera, vi scrivo perchè sono molto preoccupata per il mio compagno che mi ha recentemente accennato ad alcuni pensieri suicidi nell'ultimo periodo.
Sono preoccupata in quanto la sua situazione è molto complessa e tiene insieme diversi fattori. Da piccolo è stato allontanato dalla famiglia e sistemato in una comunità per minori in quanto la madre era alcolista e non è stata considerata in grado di prendersi cura del figlio. Purtroppo è mancata per via dell'alcool e la sua morte ha causato una profonda ferita nel mio compagno che non è stato in grado di salutarla un'ultima volta.
Questo dolore per la morte della madre lo porta a chiudersi in se stesso e a non comunicare le sue emozioni o pensieri e a rifugiarsi nell'alcool come via di sfogo quando si sente scoppiare.
Nell'ultimo anno gli è stato diagnosticato un tumore che per fortuna ha sconfitto, ma ha vissuto questo anno di malattia in modo molto distaccato. Non ha mai accennato una sola volta alle sue difficoltà o emozioni.
Questa sera, dopo aver festeggiato la guarigione, ha ecceduto con l'alcool e ha iniziato a sfogarsi con me confidandomi di aver più volte pensato di suicidarsi buttandosi dal balcone, ma si è sempre tirato indietro a sua detta per il dispiacere che avrebbe procurato a nostro figlio.

Ora io sono consapevole che lui abbia bisogno di un supporto professionale e sono stata la prima a suggerire un percorso psicologico per affrontare il lutto e tutto quello che ha vissuto nella sua infanzia; quello che mi preoccupa sono questi pensieri suicidi, che ho il timore diventino dei veri e propri tentativi.
Cosa posso fare?

Buongiorno,
Mi racconta che il suo compagno ha pensato di volersi suicidare ma il pensiero del figlio lo ha aiutato ad non concretizzare il pensiero.

Quando è presente l ideazione suicidaria occorre chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale (psichiatra e psicologo) per aiutarlo a prendere coscienza del suo mondo interno e a prendere contatto con la vita con le diverse sfumature.
Lo psichiatra valuterà se occorre una terapia farmacologica.
Quello che può fare in questo momento per il suo compagno è accompagnarlo da un professionista.

Un saluto
dr. ssa Stefania Stocchino

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Dott.ssaStefania Stocchino

Psicologo, Psicoterapeuta - Torino

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