Dott. Stefano Becagli

Dott. Stefano Becagli

psicologo clinico, psicologo dello sport

Eritrofobia, fobia sociale, solo un fattore psicologico??? Metodi naturali?

Salve, sono una ragazza di 22 anni, due anni fà ho iniziato a soffrire di attacchi di panico dopo un forte accumulo di stress, dovuto a delle situazioni con persone che hanno vissuto con me, ma ho notato anche che in quel periodo ci furono 40 gradi e diedi anche un po' la colpa al caldo, in quel periodo vivevo all'estero, poi son tornata in italia e ho iniziato a soffrire di eritrofobia, faccio un lavoro in cui devo stare a contatto con tante persone in uno spazio piccolo ed interagire.

Purtroppo mi capita sempre di arrossire, con le clienti, con le mie colleghe e a volte anche con i miei amici, e famiglia, evito spesso di uscire, e ho paura di incontrare persone che conosco, mentre vado al lavoro o ovunque..per questo motivo..

Noto che questo arrossire mi succede soprattuto quando fa caldo, se entro in una stanza calda ho come una sensazione di poter esplodere dal rossore da un momento all'altro, e anche ora in inverno mi tolgo sempre il giubbotto quando sono in giro e a volte non riesco a respirare bene per l'ansia.. inoltre non riesco a controllare del tutto i miei pensieri, ho avuto pensieri ossessivi di cui ancora non riesco a liberarmene del tutto, a volte invece mi fissò su qualcosa fino a farmi venire attacchi di panico, anche se ora riesco a controllarli, ma ho spesso questa brutta sensazione dell'ansia che non mi fa respirare bene.

Un giorno mi è capitato di bere un succo di melograno fresco e di avere una sensazione strana come se niente avesse potuto farmi esplodere dal rossore, (anche se notai quella sensazione solo la prima volta) quindi feci una ricerca e notai che rientra nei betabloccanti? Ho letto che ci sono betabloccanti naturali da prendere per contrastare il rossore, ma il problema è che io soffro di pressione bassa.. mi chiedevo anche come sia possibile che soffra di ansia ma abbia la pressione bassa?
riguardo i betabloccanti appunto mi chiedevo se secondo lei sono un ottimo modo per cercare di contestare il problema?
Non parlo di farmaci, ma di rimedi naturali.
Ho visto anche che quando si soffre di queste cose di solito si danno farmaci per stimolare la produzione di serotonina e per calmare , come Ad esempio la "griffonia".
Mi chiedevo se esista un qualcosa che lavori sull'ansia, ma anche sul l'eritrofobia.. ma soprattutto se l'eritrofobia può essere dovuta a qualcosa di non psicologico?
Intendo,sicuramente dopo qualche episodio sfocia in qualcosa di psicologico, perchè tendiamo a fissarci su questo strano fatto, o almeno in questo caso parlo per me, ma in fondo puó essere dovuto a qualcosa come problemi di cuore, di circolazione o di qualcos'altro? A cosa può essere dovuta a parte la Psicologia? Non saprei da dove iniziare per curarmi. Sicuranente da uno psicologo, MA quali altri esami dovrei effettuare per scavare in fondo al problema?
Inoltre ho un fastidio cronico alle tempie.. che a volte prende anche i denti. C'è qualche correlazione?

Gentilissima,

il fatto che lei abbia consapevolezza di questa cosa è un fattore importante, oltre a quello di voler rivolgersi ad uno Psicologo.

Da ciò che lei scrive la natura di quello che le accade potrebbe essere di origine psicologica, è molto utile comunque rivolgersi al medico di base per escludere altre eventuali cause organiche.

Ci sono sicuramente (l’esempio del melograno) dei rimedi naturali che possono alleviare il disturbo che lei avverte, ma è fuorviante pensare che possano essere l’unica soluzione.

Se nella situazione di disagio tali rimedi non sono disponibili, cosa si fa?

Pertanto è indicato riscoprire delle strategie maggiormente funzionali per gestire quei momenti che le causano il disturbo per ristabilire una condizione di benessere.

Nel suo racconto emerge che l’arrossire in volto e il sentire calore avvengono in particolari situazioni. Sicuramente prima che ciò accada in modo più o meno conscio lei farà dei pensieri e delle valutazioni di quelle circostanze che producono quegli effetti.

Rivolgendosi ad uno psicologo potrà scoprire perché ciò le accade, inoltre potrà imparare a gestire quelle situazioni in modo più funzionale al suo benessere, utilizzando anche delle strategie per far fronte a quelle particolari emozioni (tecniche di rilassamento, tecniche di respirazione ecc.).

Augurandomi di esserle stato d’aiuto, resto a sua disposizione.

Cordialmente