Dott.ssa Valentina Bennati

Dott.ssa Valentina Bennati

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Difficoltà a ricordare e riportare un discorso

Buonasera,
Sono una ragazza di 22 anni. E ho un problema che limita la mia vita quotidiana. Non riesco a parlare sotto stress. Se per esempio preparo un esame, e di quell'esame ho un discorso preciso e che fila liscio come l'olio, una volta trovata di fronte ai professori dimentico quello che devo dire, si altera la voce, sudo, mi manca l'incipit, dimentico determinati termini e mi perdo nel filo del discorso. Questo vale anche in ambienti o con persone più confortevoli, se per esempio ho un problema con il mio fidanzato, e preparo un discorso da affrontare, per cercare di risolvere il problema.. Ecco quel discorso non avviene mai, oppure mi blocco a metà o dimentico metà delle cose che ho da dire, sbaglio le parole, sudo e alla fine non sono nemmeno convinta di aver fatto un discorso lineare, lo stesso discorso che 2 minuti mi sono preparata e che sapevo bene. Percui oggi ho deciso di cercare su internet a cosa è dovuto questo disturbo e come risolverlo. Non avendo trovato nulla che mi aiutasse in particolare ho deciso di scrivere a voi esperti, per un consulto.. E per capire come risolvere questo problema che mi blocca. Tutto sommato sono una ragazza, solare, spassosa a cui piace ridere e far ridere e che riesco a far sentire tutti a proprio agio. Ma allo stesso tempo sono riflessiva e selettiva, ho poche amicizie e poche persone riescono ad entrare nella mia vita per la mia difficoltà ad instaurare un rapporto con una persona che non ritengo interessante o abbastanza intelligente. Difatti lo dimostra l età del mio fidanzato, che ha 10 anni in più, proprio perché mi trasmette sicurezza ed è una persona seria. Spero di ottenere una risposta. Grazie per l'attenzione

Cara Marika,
quello che le capita è una cosa molto comune quando siamo particolarmente sensibili al giudizio degli altri. In situazioni sociali (e quindi come lei ha riportato fare un discorso davanti ai professori, ma anche in altre situazioni che valutiamo come meno “stressanti”, come parlare al fidanzato) la nostra attenzione non è più al discorso che dobbiamo fare (come avviene quando ci prepariamo nella nostra stanza da soli), al contenuto di ciò che diciamo, ma si sposta su di noi. I riflettori sono puntati su come stiamo parlando, sulla nostra voce; siamo impegnati a fare bella figura, a non sbagliare, magari ci chiediamo “cosa sta pensando di me?” la persona che ci ascolta. E iniziamo a sentirci in ansia (qui i sintomi che lei descrive, come sudore, dimenticare termini, alterazione della voce...). Iniziamo così a preoccuparci della nostra ansia e così via in un circolo vizioso che ci porta poi a temere queste situazioni. La sua sofferenza è più che comprensibile, in quanto tutto ciò è molto limitante...si ha la sensazione di non poter esprimere quello che siamo come vorremmo.
Parlare con uno specialista di queste sue difficoltà l'aiuterebbe molto. La terapia cognitivo comportamentale dà buoni risultati e in tempi abbastanza brevi.
Resto a disposizione,
un caro saluto