MIO FIGLIO NON HA AMICI

Buonasera,
sono una giovane mamma di un bambino di 5 anni e mezzo che quest'anno ha iniziato la scuola elementare da anticipatario. E' un bambino molto intelligente e curioso (ha imparato a leggere da solo all'età di tre anni ed è appassionato di geografia, tanto da conoscere già capitali, stati, confini politici..) ma fa fatica a socializzare.

Lo psicologo con cui ho recentemente parlato l'ha definito ipercognitivo.
il motivo della scarsa socializzazione non riesco a capirlo. Ha frequentato il nido (dai sei mesi) senza particolari problemi e anche all'asilo non ho riscontrato particolari problematiche (sebbene abbia spesso notato che giocasse da solo e non avesse amici a cui fosse particolarmente legato). Spesso lui è molto affettuoso e "materiale", nel senso che cerca tanto il contatto fisico con gli altri che però sovente lo trovano fastidioso.
Premetto che un padre non ce l'ha (nonostante l'abbia conosciuto e abbia presente chi sia suo padre) e nella famiglia non ci sono figure maschili di riferimento perchè il nonno, ovvero mio padre, durante i suoi due anni e mezzo di vita ha lasciato casa nostra per andare a vivere da un'altra parte (sono giovane e vivo con mia madre e mia sorella).

Quindi credo che ci sia alla base anche tutto un vissuto traumatico di cui però non vuole mai parlare.
Purtroppo credo che a scuola si annoi perchè fanno ancora cose troppo semplici, e non credo si sia integrato bene nella nuova classe. Si lamenta spesso che i suoi compagni gli fanno i dispetti, non vuole mettersi alcuni vestiti perchè se no lo prendono in giro, e ultimamente ha avuto delle "crisi di pianto" perchè dice che nessuno dei suoi compagni gli vuole bene, che non ha amici e che non si sente capito da loro.
E' anche capitato che dicesse frasi come: "io non faccio parte di questa famiglia perchè sono uno scarto" o che riferendosi a mia madre e mia sorella dicesse "cosa volete, voi non siete la mia famiglia non potete dirmi cosa fare"
Io soffro molto nel vederlo così triste e vorrei fare qualcosa per aiutarlo, confrontarlo. Ma non so davvero come.
Inoltre, a dire la verità, temo che in parte sia anche colpa mia, perchè non socializzo con le altre mamme (hanno tutte almeno 10 anni più di me e non ho davvero niente a che spartire con loro) e quindi le occasioni per vedersi con bambini della sua età al di fuori dell'ambiente scolastico sono assai rare. In più, la mia vita sociale rasenta lo zero perchè tra lavoro e bambino non ho molto tempo libero e quindi non ho molti amici.
Vorrei solo che avesse una vita il più possibile serena.
Grazie mille per aiuto

Gentile Alessandra, 

è molto bello l'augurio che fai per tuo figlio, e anche per te, di una vita più serena, che vi auguro di cuore.

La situazione che descrivi è ricca di spunti e di considerazioni. Dalla mia prospettiva professionale, mi sento di indicarti intanto di trovare un collega psicologo che possa approfondire la valutazione del tuo bambino. L'ipotesi di "ipercognitivo", che io chiamerei plusdotazione cognitiva, è plausibile, stando alle descrizioni che riporti. Ovviamente per essere confermata è necessaria una valutazione adeguata, con l'utilizzo di test e prove validate scientificamente.

Questo è il primo passo che ti consiglierei di fare. Soltanto dopo avere ottenuto un quadro più chiaro del modo in cui tuo figlio si relaziona con il contesto circostante, è possibile pensare al un percorso psicologico o educativo adeguato alle sue esigenze, che lo supporti anche per relazionarsi con i coetanei e, come tu desideri, vivere più serenamente e con gioia la sua età.

Un caro saluto

 

domande e risposte

Dott.ssaValentina Olla Pes

Psicologa - Roma

  • Disagi esistenziali, blocchi evolutivi, superamento eventi stressanti/traumatici
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