Dott.ssa Valentina Penati

Dott.ssa Valentina Penati

Psicologo, Psicoterapeuta

E' possibile che una psicoterapeuta possa dirmi che non sa se mio marito è malato?

mio marito fin da giovane aveva atteggiamenti "particolari" spariva da casa e stava giorni a dormire nell'angolo del divano di una sua amica, o non parlava con nessuno, cadeva dal letto causa il sonno agitato e ondava sonnambulo . dopo il ns matrimonio per molti anni tutto e' stato sereno, ma negli ultimi 10 dopo la morte di sua madre e poi una serie di altri lutti e problemi, ha manifestato una serie di atteggiamenti che mutano in continuazione, dalla anaffettività, all'apatia, distorce la realtà dei discorsi come lui pensa fossero o dovessere essere,e vive vite parallele (ha avuto contemporaneamente due amanti che gli hanno solo spillato soldi. ma senza mai accettare di andarsene quando lo invitavo a lasciarmi in pace )ho cercato per lungo tempo di condurlo da uno specialista che potesse aiutarlo a capire se e quale problema ci fosse e da primavera ci sono riuscita. la dottoressa che lo ha preso in cura mi ha completamente escluso dicendomi che il rapporto paziente/terapeuta deve essere esclusivo . ora dopo mesi poichè la situazione è molto precipitata ho preteso di incontrare la dottoressa con mio marito e lei mi ha detto che non sa se mio marito è malato perchè non ha fatto nessun test specifico, ma solo delle lunghe chiacchierate perchè lui prendesse coscienza di sè e questo ha concordato di fare con lui e lui e' il suo paziente . Io sono disperata, mio marito ha allontanato tutti gli amici, ha di nuovo forti crisi di apatia (resta ore a fissare il vuoto o si addormenta appena tocca il divano anche se in casa ci sono le sue sorelle e i cognati che sono preoccupati quanto me) sta perdendo l'affetto della figlia che ritiene di essere presa in giro dal padre e ora vuole andarsene da casa o piange dalla sorella a cui dice che io non lo voglio più . Il mio problema è che amo moltissimo mio marito e non potrei perdonarmi di averlo allontanato se malato, d'altra parte in questo stato di cose finiro' per ammalarmi io. Ma è possibile che una psicoterapeuta possa dirmi che non sa se mio marito è malato ?chi puo' aitarmi ? grazie cordiali saluti
Gentile Luisella, non so rispondere alla sua domanda se la terapeuta possa non sapere se suo marito sia malato o meno. Piuttosto mi domando se la terapeuta in questione voglia o non voglia dirle come sta suo marito, in ragione dell'esclusività del rapporto terapeutico instaurato con suo marito. Ma non credo sia questo il punto, quanto piuttosto il fatto che nella sua lettera lei mi sta dicendo che la malattia di suo marito sembra essere la condizione per allontanarlo o meno di casa. Lei infatti mi dice: "non potrei perdonarmi di averlo allontanato se malato" e se non fosse malato? Lo allontanerebbe? Per quale motivo? Forse a causa dei tradimenti? La riflessione che mi balza alla mente è che probabilmente, magari in maniera del tutto inconsapevole, il suo bisogno di sapere dalla bocca della terapeuta se suo marito è malato o no, sia finalizzato a guidare una sua azione, ossia l'allontanamento di suo marito. Essendo un gesto importante, per il quale magari prova ambivalenza, ha necessità di una conferma dall'esterno che legittimi il suo comportamento. La invito a riflettere su questo. Comprendo il fatto che la situazione sia estremamente difficile da sostenere, a tal fine potrebbe valutare se chiedere un aiuto specifico per se stessa. Non entrerei nel merito della bontà dell'intervento della terapeuta, che evidentemente ha l'approvazione di suo marito: lo dimostra il fatto che suo marito non è ancora "scappato" dalla dottoressa. La relazione terapeutica sta "tenendo" nel tempo, pertanto ha una sua utilità (altrimenti suo marito avrebbe già chiuso con le sedute). Le auguro di trovare un po' della serenità che cerca e di riuscire a chiarire a se stessa alcuni questioni che mi pare siano sospese. Se ha bisogno mi ricontatti pure. Cordialmente,