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Dott.ssa Valentina Sciubba

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicosomatista

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  • Roma (Prenestino Centocelle)
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Ho deciso di iniziare un periodo di separazione da mia moglie

Buonasera, Sono Franco, 39 anni, sposato da 7 anni con 2 figlie di 2 e 4 anni. Per problematiche di coppia ho deciso di iniziare un periodo di separazione da mia moglie. Vista l'estate e considerato che solitamente con la famiglia ci trasferivano, di questi periodi al mare, abbiamo deciso di far stare le bimbe con la mamma nella casa del mare e rimanere io in città. I miei pensieri vanno ad Emma, la più grande. È una bimba molto matura per la sua età ed, oltre che essere molto intelligente è estremamente sensibile ed introversa. Ogni stress ( scuola ad esempio) o ogni situazione che non le piace da lei viene incamerato e tende a far finta di nulla ( ma le si legge negli occhi che non è a suo agio) salvo poi scoppiare e piangere a dirotto dopo qualche giorno di sopportazione. A lei non è stato detto ancora nulla ma Già qualche giorno prima della loro partenza si era detta preoccupata “perché Papa se ne voleva andare“ e si era detta triste perché la colpa era sua. Volevo chiedere un aiuto su come comportarmi, in considerazione della sua età e del suo carattere. So che si deve dire loro che il papà sarà sempre il loro papà , so che si deve rassicurarli affettivamente sul bene che il papà vuole loro ma, vista l'età non so se entrare nel merito della questione separazione, ovvero sia sulla situazione affettiva tra me e la mamma sia su come cambierà “logisticamente“ la sua vita. Sebbene fossi più io a dettare regole a casa, e ad essere il più severo, non mi preoccupo della gestione materna perché la madre è persona estremamente intelligente e matura. Mi preoccupa invece il comportamento che potrebbero avere i nonni, in particolare la mamma di lei, che potrebbe tendere alla “vittimizzazione“ delle bambine comportandosi in maniera eccessivamente protettiva nei loro confronti con il rischio di ESALTARE lo stress anziché diminuirlo. Vi chiedo gentilmente di indirizzarmi/ci verso un comportamento che di fatto aiuti loro, ed in particolare la bimba più grande. Grazie Franco

Gentile sig. Franco,

se la separazione è inevitabile non potrà far altro, per diminuire il disagio della bambina, che cercare di mitigare la sua assenza in tutti i modi che ritiene opportuni, ovvero con visite, contatti, rassicurazioni, spiegazioni per quanto possibile, considerata l’età ecc..

La sua figlia più grande è in un’età molto delicata in cui le figure genitoriali sono molto importanti e quindi un trauma conseguente alla separazione è molto probabile. Tuttavia a volte la separazione è la scelta migliore. Se il matrimonio ha un fondamento sarebbe comunque opportuno un tentativo di terapia per la coppia.

Non so se può consolarla l’osservazione che forse un figlio maschio della stessa età soffrirebbe persino di più, dal momento che in questa fase sono importanti i processi di identificazione con il genitore dello stesso sesso e di relazione affettiva con il genitore del sesso opposto, processi che  hanno ripercussioni sulla vita adulta. Può comunque ed è senz’altro consigliabile consultare una psicologa, meglio se psicoterapeuta, che può aiutarla a gestire al meglio i vari aspetti della situazione. Cordiali saluti

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