Dott.ssa Valentina Scopone

Mi chiamo Valentina Scopone, sono una psicologa clinica e psicoterapeuta, iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio dal 2002. Il mio percorso professionale è iniziato con una laurea in Psicologia Clinica e di Comunità all’Università “La Sapienza” di Roma ed è proseguito con una specializzazione in psicoterapia ad orientamento psicoanalitico, con tirocinio presso il Policlinico A. Gemelli.

Negli anni, ho avuto l'opportunità di lavorare in contesti profondamente umani e complessi: ho accompagnato donne nel delicato percorso di uscita dalla violenza e ho sostenuto pazienti oncologici nel costruire un nuovo senso della vita, nonostante tutto.

Credo che ogni sintomo, ogni disagio, sia un messaggio da ascoltare con attenzione e rispetto. Il mio approccio psicodinamico mi permette di accogliere la persona nella sua totalità, senza giudizio, aiutandola a comprendere il significato più profondo del suo malessere.

Integro nel mio lavoro l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing - "desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”), un approccio psicoterapico riconosciuto a livello internazionale e scientificamente comprovato, che aiuta ad affrontare traumi, ansie, blocchi emotivi e altri vissuti di sofferenza psicologica che rischiano di influenzare profondamente il nostro benessere. 

Ricevo a Roma, in Piazza Vittorio, 99 e offro anche colloqui online.

Se senti che è arrivato il momento di farti ascoltare, io sono qui.

Nel mio lavoro utilizzo un approccio psicodinamico, che pone al centro la storia personale, le emozioni e le relazioni che ci hanno formato. Non mi limito a “curare un sintomo”, ma cerco insieme alla persona di comprenderne il significato più profondo. Ogni disagio, ogni fatica, parla di qualcosa che chiede di essere ascoltato.
La terapia diventa così uno spazio sicuro in cui poter rallentare, dare voce a ciò che spesso rimane inascoltato, e ritrovare un filo nel proprio vissuto.
Credo molto nella forza del dialogo autentico e nello sguardo condiviso: non si tratta di avere risposte pronte, ma di aprire insieme strade nuove, a volte anche sorprendenti.