Dott.ssa Valeria Crepaldi

Dott.ssa Valeria Crepaldi

psicoterapeuta, neuropsicologo

Disturbo evitante di personalità e rimedi

Casualmente sono venuta a conoscenza con internet di questo disturbo. Sono sempre stata solitaria, non ho mai fatto il primo passo in nessun rapporto e sono stata spesso derisa per aspetto estetico e ricordo ogni singolo attacco ho subito. Fin da piccola mi hanno sempre definita come “permalosa”, e la fortuna di essere dotata di una memoria di ferro non è’ stata di certo dalla mia parte. Sono stata presa in giro per il mio corpo troppo magro, a volte per la mia voce troppo nasale e per il mio naso sporgente. Mi sono sempre reputata una bella ragazza, femminile, curata ma almeno fino al liceo non ho mai riscosso successo con i ragazzi vedendo scacciata da molti e intrattenendo rapporti per lo più epistolari. Dopo il liceo e con l’inizio dell’Università ho lavorato molto su di me, sia a livello estetico sottoponendomi ad una rinoplastica, che a livello mentale: me la sono sempre cavata a scuola e mi sono riversata nello studio. Sono riuscita a laurearmi in giurisprudenza con un voto eccellente, sono diventata molto più desiderata dai ragazzi arrivando a riconquistare tutti quelli che non mi avevano voluta, la mia famiglia e’ impeccabile, ho la fortuna di avere tutto a livello materiale. Ad oggi vengo spesso additata come la ragazza perfetta, la ragazza che tutte le mamme desiderano per il proprio figlio, tutti mi ripetono che non ho limiti, che posso avere chi voglio e che posso fare quello che voglio. Purtroppo l’unico limite sono io; sono io che non mi ritengo abbastanza bella, sono io che non mi ritengo abbastanza intelligente, sono io che per paura di avere dialoghi con le persone resto a casa inventando scuse, sono io che da 4 anni non esco quasi mai, o tutte le volte che esco faccio finta di sentirmi a mio agio, sono io che per la paura di incontrare determinate persone non esco, sono io che mento alla gente fingendo che sia normale e tutto vada bene. Non ho mai avuto un fidanzato, solo storie dove mi sono sempre mostrata come quella strafottente, come la ragazza emancipata alla quale non importa nulla di nessuno. Questa situazione mi sta logorando: detesto gli occhi puntati addosso, detesto quelli che si stupiscono quando dico che non ho relazioni, a volte detesto anche le uniche amiche che mi sono rimaste e faccio di tutto per allontanarle. Ho una famiglia ben conosciuta dalle miei parti ed ho vergogna che possano pensare che hanno una figlia che si sente sempre inadeguata e non all’altezza. Non so a chi chiedere aiuto

Cara Vittoria, l’essere umano ha la tendenza innata a cercare una risposta rispetto alla sua condizione, ma prima di appiccicarsi un’etichetta addosso è bene riflettere. Tu qui ci racconti cose molto interessanti, prima di tutto racconti di un vissuto in cui ti sei sentita presa in giro e umiliata per alcune tue caratteristiche visibili agli altri. A causa del tuo apparire diversa o indesiderabile, gli altri ragazzi ti hanno fatto sentire esclusa e questa sensazione ha fatto sì che tu stessa ti mettessi in disparte per evitare di essere derisa. Hai sviluppato interessi da coltivare in solitudine, come la lettura e lo studio e per compensare la mancanza di successo sociale sei diventata bravissima a scuola. Nel frattempo sei anche intervenuta andando a modificare una di quelle caratteristiche che ti facevano sentire diversa e così, grazie al successo scolastico e al ritrovato aspetto desiderato, sei riuscita a superare la tua esclusione sociale. Può darsi però che a volte tu ti senta ancora quella bambina indesiderabile o diversa: i sentimenti di un tempo perdurano. A seconda dell’ambito rispetto al quale ti senti più vulnerabile, temi di essere smascherata come persona non all’altezza. Ogni volta che interagisci con qualcuno ti aspetti che la tua inaccettabilità personale diventi un problema; conseguentemente provi ansia quando affronti determinate situazioni, oppure le eviti. Non ti aspetti di essere amata o apprezzata perché sei intrappolata in un senso di inadeguatezza di fondo.

Uscire da questa trappola è possibile solo entrando in contatto con quella bambina isolata e schiacciata dal senso di inferiorità che è in te. Per farlo però è necessario essere accompagnati da una mano esperta.

Se vuoi una mano SCRIVIMI nella mia pagina personale.