Dott.ssa Valeria Passavanti

Dott.ssa Valeria Passavanti

Psicologo, Professional counselor

Situazione critica

Ho 49 anni, mi sono separato da un anno formalmente dopo 2 anni da separato in casa. Ho una compagna che sta con me da due anni ma vive con il marito e i figli da separata in casa. La mia compagna saltuariamente viene a casa mia, non vuole venire a vivere con me fino a quando non avrà un lavoro stabile. Intanto io l’aiuto in tutto, ha da me 1000 euro al mese per le sue necessità, le ho comprato una macchina usata, cerco di esserle vicino in tutto, nella ricerca del lavoro, nei corsi di formazione, studio con lei e cerco di fare tutto quello che posso per farla finalmente vivere con me. Mia figlia non vede lei volentieri, quando entra in casa mia figlia fatica ad alzare la testa per salutarla. Mia figlia ha 15 anni e vive prevalentemente con me. Io cerco di essere un buon padre con lei, la aiuto nei compiti, cerco di farla essere serena. La mia compagna non la vuole più vedere e mi parla di continuo male di lei, dice che è viziata e che io faccio troppo per lei. Di continuo mi dice che faccio troppo per Elisa, “ tutto per Elisa, tutto per Elisa”. Quando in realtà io dedico la maggior parte del mio tempo e delle mie risorse economiche per aiutare la mia compagna. Di continuo fa paragoni fra mia figlia e i suoi figli, dicendo che mia figlia ha le felpe firmate e i suoi figli, molto più piccoli, no. Le felpe firmate le compra la mia ex moglie e lei critica anche questo. Se io e la mia ex moglie ci sentiamo per parlare della figlia, scuola o altro, lei si arrabbia dicendo che devo solo scriverle e che queste conversazioni sono troppo “amorevoli”. Spessissimo lei inizia a parlare della mia ex moglie dicendo che a lei permettevo di spendere di più e lei invece si sente fare una vita più di miseria con me, nonostante lo sforzo economico immenso per le mie possibilità che faccio per mantenerla. Ma la cosa peggiore è che ora ha cominciato a offendere mia figlia chiamandola spesso “figliolaccia, maleducata”, “che vada affan…”, “tanto non gli interessi nemmeno tu, ti vuole vedere solo…”, cattiverie continue così. Io sono sicuramente innamorato di lei ma tutto questo sta davvero mettendo a dura prova il rapporto. Spesso dopo aver sentito queste offese io “sbotto” e allora inizia la sua vendetta, bloccandomi il telefono, whatsapp, ecc.. Sembra che voglia farmi terra bruciata intorno, spinge a farmi vendere la casa perché troppo vicina alla mia ex ed ai miei genitori, rei di avermi consigliato anni fa di lasciare perdere lei visto che era sposata. Nei litigi più forti io le dico che non ce la faccio più e lei mi minaccia dicendo che devo continuare a mantenerla anche se ci lasciamo perché lei ha lasciato tutto per me… ma intanto a casa mia non ci viene con la scusa che non vuole sentirsi ospite nella casa dove vive mia figlia e dice che verrà solo quando compreremo insieme una casa lontano da tutti e non sentirsi così più ospite. Poi ritorna amorevole per qualche giorno e poi ricomincia con questi atteggiamenti cattivi verso di me. Aiuto non so più che cosa fare

Gentile Marco,

Comprendo come possa essere difficile stare con una persona altalenante a livello emotivo e che ha un rapporto negativo con tua figlia. Immagino tu sia combattuto dal forte amore che provi nei confronti di tua figlia e da quello che provi verso la tua compagna, che sembra voglia portarti a fare una scelta. Una terapia di coppia potrebbe risolvere qualcosa, sicuramente mettendo in gioco i vostri bisogni e le cose che non vanno nella coppia si può ottenere maggiore consapevolezza e quindi lavorare sulle problematiche. Tuttavia è difficile tornare ad esser sereni se da una delle due parti esistono delle problematiche di autostima, sicurezza e stabilità emotiva, come nel caso della tua compagna. Se lei non ha  una reale motivazione a cambiare purtroppo non puoi fare altro che accettarla così com’è oppure chiudere il rapporto. Nel caso in cui lei soffra per queste sue caratteristiche e che abbia voglia di un cambiamento allora potrebbe prendere in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicologico, il quale potrebbe aiutarla a scoprire qualcosa in più di se stessa e le motivazioni sottostanti alla gelosia nei confronti di tua figlia.

Spero di essere stata utile e rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Cordialmente,

dott.ssa Valeria Passavanti