Dott.ssa Valeria Passavanti

Dott.ssa Valeria Passavanti

Psicologo, Professional counselor

Lasciare il lavoro della mia vita per stare vicino alla mia famiglia ammalata

Buongiorno, ho 39 anni, da ormai 2 anni vivo in una grande città dove faccio il lavoro della mia vita, con la mia famiglia che vive a 5 ore di distanza. Dove vivo adesso non mi piace la grande città il lavoro mi piace, ma non sono riuscito a costruirmi amicizie al di fuori, o una fidanzata. Sono praticamente da solo con il mio cane. Da circa due mesi hanno trovato un grave tumore a mia mamma iniziato la chemio e dato la disabilità grave, e mio papà anche lui è disabile ed è crollato di testa. Mi trovo a scegliere se stare nel posto pubblico dove sono con un lavoro molto dinamico nel contesto di forze pubbliche con il dubbio che però anche tra un paio potrei finire di stare dietro a una scrivania, oppure cercare un trasferimento e accettare un posto qualsiasi dietro a una scrivania per stare vicino alla mia famiglia e ritornare a vivere dove sono cresciuto, però a oggi ho solo trovato un posto di lavoro molto noioso e per niente gratificante. Non so davvero cosa scegliere. Ho il timore di prendere una scelta che in futuro potrei pentirmi

Gentile Francesco,

comprendo la confusione che provi in questo momento ed immagino che sia davvero difficile prendere una decisione così importante, che potrebbe cambiare il corso della tua vita. Tuttavia, solo tu sai cosa è meglio per te stesso e solo tu puoi valutare cosa ti farebbe stare bene. Potresti prendere anche in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicologico per cercare ci comprendere i tuoi reali bisogni e di conseguenza individuare i giusti criteri per compiere questa scelta. Inoltre ti invito a ragionare sulle conseguenze di tale decisioni, credi davvero che tali conseguenze siano definitive e che scegliendo una strada tu non possa più tornare indietro in futuro?

Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Cordialmente,

dott.ssa Valeria Passavanti