Anorgasmia → Disfunzioni Sessuali Maschili

L’identità maschile, è fortemente centrata sulla potenza sessuale, una possibile disfunzione della sessualità, porta spesso chi la vive, ad un processo di identificazione nella disfunzione: il paziente non ha una disfunzione, ma “è un disfunzione”, confondendo la parte, con il tutto.
 
La letteratura scientifica sessuo-andrologica, parla frequentemente di deficit erettile ed eiaculazione precoce,annoverandole tra le disfunzioni sessuali maschili più frequenti, disfunzioni che concorrono con il loro manifestarsi a danneggiare l’intimità ed il piacere ed a corrodere anche il più saldo dei legami. Esiste, in realtà un’altra disfunzione sessuale maschile,meno frequente ma altrettanto sgradevole, caratterizzata da una marcata difficoltà, a volte impossibilità, a raggiungere l’orgasmo durante il coito, detta “anorgasmia2.

La prima tappa, per il disagiato paziente, è quella di superare imbarazzo e vergogna e, di rivolgersi ad un andrologo, per diagnosi certa, che possa soprattutto escludere cause organiche. Seconda tappa diagnostica, è una valutazione psico-sessuologica, da un sessuologo clinico, al fine di investigare le cause altre, da quelle organiche.

Fugato il campo da una possibile causa organica, cosa blocca la mente ed il corpo di questi uomini?
Cosa ritarda il raggiungimento del piacere e dell’orgasmo, pur mantenendo una valida erezione, creando un ‘intimità faticosa, noiosa, quasi ginnica e senza picchi di piacere?
Spesso trattandosi, di una disfunzione sessuale, alleata nell’ immaginario collettivo al concetto di durata e virilità, si tende a non riconoscerla e fraintenderla dal punto di vista diagnostico e, se il fastidio non si trasforma in disagio del singolo e della coppia, non viene valutata l’ipotesi di una consultazione e/o terapia psico-sessuologica.

Le cause psichiche che stanno alla base dell’anorgasmia maschile, sono legate ad un’iper controllo cosciente sulla passionalità, istintività, primitività del piacere e delle fantasie ad esso correlate.
Un Super Io troppo rigido,spesso funge da guardiano al fluire dell’ eccitazione,a favore di un’auto osservazione cosciente di tutto quello che succede nel corpo e nella mente di questi uomini.

Un ‘altra causa correlata alla disfunzione è indubbiamente una conflittualità all’ interno del legame,che dalla relazione si trasferisce al talamo, rendendo il coito estremamente difficoltoso.
Un immaginario erotico ipoevoluto, spesso è associato ad un quadro di iper controllo, questi pazienti non conoscono né coltivano il loro immaginario e,tantomeno lo adoperano durante l’intimità.
Questa rigidità e rigore del flusso ideico a contenuto erotico, non aiuta la sessualità. Le fantasie, sono una preziosa risorsa immaginativa, del singolo e della coppia,un gioco ludico di arricchimento reciproco, producono inoltre la capacità di “andare ovunque”; rappresentano le spezie dell’ immaginazione da adoperare su ogni pietanza.

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