Dott.ssa Veronica Rocca

Dott.ssa Veronica Rocca

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Ragazzo di 20 anni che non ha interazioni sociali

Buonasera,
sono un ragazzo di 22 anni e non ho un problema io direttamente ma mio fratello, di 21 anni. Mio fratello è sempre stata una persona introversa ed asociale, nel senso che in ogni percorso formativo o scolastico non è mai stato in grado di farsi degli amici per cui passa tutte le sue giornate nella solitudine più totale, senza parlare mai con nessuno. Purtroppo, ciò va avanti da quando ha iniziato le superiori, quindi oramai da 8 anni. Non credo possa essere effettivamente considerato hikikomori, in quanto, nonostante non abbia mai avuto né amici né conoscenti e si sia isolato dalle persone, ha sempre continuato il suo percorso formativo arrivando anche all'università, che sta tutt'ora continuando.
Purtroppo, non è facile parlare di questo argomento con lui. Normalmente evade il discorso semplicemente andandosene o non rispondendo anche se gli si fanno delle domande e gli si chiede di rispondere. Ho provato alcune volte a dirgli di attivarsi per cambiare la situazione rivolgendosi ad uno psicologo ma è stato completamente inutile.
Ovviamente, questa situazione lo fa soffrire. Molti giorni non parla per niente. Cerca spesso di evitare Natale e Pasqua per non dover stare con i parenti e quando ci sta non parla anche se intromesso nel discorso. Gli propongo numerose volte di uscire con me, da soli o con i miei amici, ma la risposta è sempre stata NO. Se si prova ad insistere reagisce con aggressività, passando anche alle mani in alcuni casi isolati. Come dicevo, soffre molto e si sta sempre più lasciando andare e vive la vita per inerzia. Mai una vacanza (anche da solo), mai un’uscita, mai qualcosa fuori dai suoi schemi. Passa quasi tutto il giorno in casa, al telefono o al computer, guardando youtube o Reddit.
Inoltre, data la completa asocialità, non ha mai avuto una ragazza/o, né una cotta, né alcun tipo di interazione amorosa e non ne parla mai.
Insomma, la mia domanda è come affrontare tutto ciò, come posso aiutarlo, come fargli capire che la psicologia può aiutarlo? Più va avanti e più soffro per lui, vorrei vederlo felice ma vedo come ogni giorno lui si stia spegnendo. Come posso fare? Ho paura che i suoi problemi siano stati sempre sottovalutati e che andando avanti peggiori sempre di più.
Mi scuso per il messaggio molto lungo e ringrazio chiunque abbia avuto la cortesia di arrivare fin qui e rispondere, spero di essere stato chiaro.
Grazie mille per la disponibilità.

Buona sera Simone, Potrebbe essere utile rivolgersi ad un terapeuta sistemico e iniziare lei a chiedere aiuto, comunicando a suo fratello che ha pensato di fare lei qualche colloquio per la sofferenza che le provoca vedere suo fratello così..

quando la persona che dovrebbe vedere uno psicologo si rifiuta di farsi aiutare questa può essere L unica soluzione.. poi siccome la famiglia è una rete di relazioni ed è un sistema.. quando un elemento del sistema apporta dei cambiamenti anche gli altri potrebbero mettere in atto delle trasformazioni