Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Vacanze di famiglia si o no?

Buongiorno,
Sono la mamma di una bambina di 3 anni e tra poco meno di un mese arriverà la sorellina.
Oggi mio marito mi ha detto che i suoi genitori avrebbero piacere a trascorrere le vacanze estive con noi e io non ho avuto il coraggio di replicare... Forse perché è l'ennesima richiesta di questo tipo mi sono sentita sotto pressione o forse perché ci aiutano tanto mi sono sentita in dovere.. Resta il fatto che non la ritengo una buona idea. Passiamo poco tempo tutti e 3 insieme e con l'arrivo della nascitura forse mi troverei disagio con la presenza ingombrante di mia suocera che a tutti i costi vuole aiutarmi.. Ho paura di non sentirmi a mio agio. Le troppe attenzioni mi fanno sentire soffocata. Temo di non saper stabilire un nostro equilibrio familiare..lo sento come una violazione, come invadenza. Forse avrei voluto del tempo per noi 4, resta il fatto che non so come comunicare il mio disagio senza offendere nessuno. Da quando me lo hanno proposto non dormo e ho continui attacchi di ansia. Senza contare che mia figlia in presenza dei nonni fa ciò che vuole ed io perdo ogni mio potere decisionale da genitore. È una cosa sana questa vacanza "allargata"? È solo un mio timore? Come posso comunicare il mio disagio?
Grazie mille

Gentile Claudia,

Un noto neuroscienziato, Antonio Damasio, si è a lungo occupato dei processi decisionali e di come questi stessi siano spesso affidati alla razionalità, mentre in realtà la nostra intelligenza somatica, basata sul percepire e sul sentire corporeo avrebbe molto da insegnare... 

Personalmente credo che la questione non sia riducibile alla decisione delle vacanze: in effetti, tutto sommato, avere un aiuto con una bambina piccola e una neonata potrebbe davvero essere apprezzabile. Tuttavia, in questo momento il suo benessere viene prima di tutto, in quanto esso sta influenzando entrambe le sue bambine (soprattutto la bimba che porta in grembo che è direttamente e totalmente dipendente da lei). Questa, a mio avviso, è la responsabilità maggiore cui è chiamata ora.

Forte di questo fatto, sono certa che potrà trovare la modalità per esporre a suo marito i dubbi che conserva riguardo alle vacanze "allargate". Le suggerisco di utilizzare una comunicazione che trasmetta i suoi vissuti in senso propositivo, restando sul desiderio di intimità familiare... e comunque nei limiti di ciò che ritiene opportuno dire (senza menzionare i timori che descrive nella richiesta).

Spero che potrà presto rasserenarsi.

Un grande augurio per la sua nuova imminente maternità.

Saluti cordiali.