Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Come non soccombere ad una madre con comportamenti ossessivi

Vivo con mia madre da 10 mesi a seguito della separazione da mio padre che vive tutt'ora in un'altra residenza. Mia madre ha un uomo da 8 anni. La relazione extraconiugale è iniziata quando io avevo 15 anni. Al momento il mio relazionarsi con lei si riduce a continui litigi per lo più riguardanti il denaro. Ho sempre avuto una cifra fissa mensile risibile per le piccole spese che una ragazza della mia età potrebbe fare. In seguito alla separazione mi è stata negata da mia madre la sua parte. Non contribuisce a nulla se non per le spese universitarie e di spostamento verso l'università . Ha timore di darmi contanti anche solo per fare una spesa. Mi minaccia di denunciarmi per cose risibili nelle discussioni di ogni giorno. Su di me si ripercuote un rapporto irrisolto con sua madre e sua sorella. Tutte la discussioni che ha con loro arrivano in casa ed io vengo accusata di cospirare contro di lei in combutta con mia nonna. Ciò che pare interessarle maggiormente sono il suo lavoro, i guadagni che derivano da esso ed il fatto che lei si sia fatta da sola. Non chiede mai scusa e pare non si renda conto mi provochi sofferenza. L'uomo con cui sta non ho mai voluto conoscerlo, eppure lei al telefono racconta a lui delle nostre discussioni modificando il contenuto in continuazione. Mi vede come una fannullona seppur io abbia portato avanti i miei studi e mi sia laureata in tempo con un buon risultato. Molto spesso pare non ragionare e le discussioni non hanno risoluzione perché a domande specifiche sul perché mi venga detto sempre "no", risponde con fatti sconnessi e rinfaccia cose successe tanti anni fa. Non pare dimenticare nulla e la stessa modalità di discussione e rifiuto la applica anche a sua madre. Ha crisi di urla e cattiveria unitamente a improperi e insulti. Non penso sia normale che ogni volta che non ha argomentazioni mi debba dare della troia. Vorrei capire che patologia ha. Questi scatti di rabbia legati al rapporto con me o al denaro sono repentini e improvvisi. A volte non si presentano per qualche giorno a volte esplodono per settimane con urla e recriminazioni che non mi permettono di dormire la notte. Dipendo in toto, economicamente ed emotivamente, dalla sua persona e non so come disinnescare questa cosa. Avrei bisogno di sapere se c'è una malattia alla base o è solo cattiva.

Gentile Marta,

Ho letto attentamente la sua puntuale lettera. Lei scrive molte cose... e chiede se l'atteggiamento di sua madre sia cattiveria o malattia...

La malattia, in questo caso la psicopatologia, può avere molte sfumature e non è possibile fare una diagnosi sulla base di questi pochi elementi. Certamente ci sono dei tratti abbastanza caratterizzanti che rimandano ad aspetti psicopatologici.

Lei pensa che sua madre potrebbe intraprendere una psicoterapia?

Io non la conosco, ma temo che avrebbe difficoltà ad accettare... mentre forse lei Marta, potrebbe provarci. Fosse anche solo per fortificarsi e uscire di casa...

Intanto però potrebbe a provare a vedere la sua mamma escludendo la "cattiveria", considerandola invece come una persona che possiede strumenti relazionali limitati (non per colpa sua) e, a sua volta, molto sofferente.

Non la sto invitando a giustificare il modo in cui la tratta, no! Il rispetto per l'altro è uno dei principali pilastri nelle relazioni di qualunque genere e livello.

La sto invitando alla presa di consapevolezza, ovvero il modo migliore di costruire una sana autoprotezione e una base di sicurezza interna.

Spero che possa trovare la sua via.

Se ha necessità di ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi, ho buoni contatti a Milano.

Auguri sinceri.

Saluti.