Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Paura di morire e brutti pensieri nel bambino

Gentilissimi dottori volevo un parere su quello che sta accadendo al mio bambino di 8 anni. Premetto che è un bambino sereno, intelligente, ha un buon rendimento scolastico… E' sempre stato molto vispo fuori scuola ed in famiglia, parla molto e bene, ma nell'ambiente scolastico è molto contenuto, timido e quando alle maestre dico che fuori non è cosi non ci credono… E' come se avesse una doppia personalità…. Premetto anche che è molto sensibile e da piccolo il distacco dai nonni, cugini, amichetti era una tragedia di pianto; comunque è figlio unico ed ha sempre vissuto con me ed il padre e difficilmente l'ho affidato ad altri. Già da qualche tempo ha mostrato diverse fobie nel proprio ambiente, prima dei ladri, poi non voleva stare solo nelle stanze, poi dei ragni… Adesso, nel periodo della quarantena a causa della pandemia e da quando non va più a scuola mi dice che gli vengono dei brutti pensieri riguardo alla morte, ha paura di morire però poi pensa che vorrebbe morire… insomma una serie di pensieri contrastanti riguardo questo argomento.. L'altro giorno ha avuto una vera e propria crisi con pianti forti perché non sopportava più questa sensazione di paura ed ovviamente mi sono preoccupata nel vederlo cosi.. L'ho rassicurato dicendo che non poteva succedere nulla.. ma i suoi pensieri sono ricorrenti anche in questi giorni..
Con il padre ha un buon rapporto, ma lui parla poco, si esprime poco lascia trascorrere le situazioni con indifferenza e questo mi porta spesso a discutere su come abbiamo dei punti di vista diversi…. e non so se questo possa incidere…
Tra l'altro mi sono sempre posta il problema del figlio unico...non vorrei che questo possa influenzare la sua vita.. ma purtroppo cosi la vita ha deciso. Sarebbe il caso di prendergli una compagnia domestica (un cane un gatto)???
Grazie infinite per le vostre gentilissime risposte!!
Giulia

Cara Giulia,

È una bella idea quella del cane o del gatto: un'ottima compagnia per il suo bambino! L'importante è assicurarsi che lui ne gradisca la presenza e, magari, che si pronunci sulla preferenza.

Per quanto riguarda la sintomatologia che descrive nella sua lettera, la mia impressione è che il suo bambino stia soffrendo moltissimo e dunque potrebbe notevolmente giovargli un lavoro di psicoterapia, in particolare per le "crisi" di cui parla... Infatti sarebbe importante capirne le caratteristiche in quanto fonte di forte sofferenza.

Lei continui a rassicurarlo con vicinanza emotiva, cioè facendogli sentire che lo capisce, che gli offre la sua presenza e lo aiuti a tradurre le emozioni in parole. Poi le crisi vanno capite meglio, come le dicevo.

Detto questo, i 7-8 anni sono l'età in cui fisiologicamente affiorano queste paure nei bambini: perciò è "normale", ma comunque causa di disagio.

Nell'attesa che troviate un/a collega nella vostra zona (mi raccomando provate), le do un paio di suggerimenti:

  1. Faccia disegnare a suo figlio le sue paure, le fobie e le sue emozioni - "come immagina la sua paura? Che aspetto ha la paura della morte?". Questo lo aiuta a canalizzare al di fuori di sé il disagio alleggerendolo e rendendo il contenuto delle emozioni meno minaccioso.
  2. Concedere ai "brutti pensieri" di esserci e di venire accettati per 5 minuti (veri, contati con un timer) due volte al giorno (decidendo insieme i due momenti). In questo modo viene dato uno spazio ai pensieri... poiché cercare assiduamente di evitarli può essere controproducente; inoltre darà a suo figlio la sensazione di poterli "controllare" e soprattutto di poterli accettare.

Se ha necessità mi può scrivere.

La saluto cordialmente,

Dott.ssa Verusca Giuntini