Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Non ho amici

Non ho più speranze di vita pur essendo un ragazzo di 16 anni, il semplice motivo è il fatto che mi ritrovo senza amici, senza nessuno con cui uscire o parlare e spiegare i miei sentimenti, di ciò che veramente è realmente provo ma niente. Ogni giorno vivo è sempre la stessa storia, mi sveglio, pranzo, poi? dormo, dormo tutto il tempo oppure sto a pensare ai miei inutili problemi e mai nessuno a dirmi "Ti va di uscire?"... sono chiuso in me stesso, in solitudine, e provo un dolore lancinante che non si può spiegare a parole eppure è molto strano perché sono un ragazzo pieno di vita, che ama vivere qualsiasi tipo di esperienza, un ragazzo simpatico..sorridente di cui vorrebbe trasmettere il suo sorriso agli altri ma non posso perché non so a chi. Questa situazione mi stressa di continuo perché a parte il mio dolore penso ai miei coetanei che magari in questo preciso istante si staranno divertendo ed io invece? Sono qui a soffrire come un cane. Nel dettaglio mi ritrovo in questa situazione da circa tre anni perché prima, all'età di 13 anni, avevo con chi uscire ma adesso mi hanno tutti abbandonato sicuramente sono risultato noioso o poco interessante. Alle medie vivevo davvero spensierato, non sapevo cosa significasse "dover affrontare un problema", quando sono andato alle superiori il vuoto più totale, isolato da tutti e anche in alcuni ambiti bullizzato, e pensate che passavo la ricreazione chiuso in bagno perché nessuno voleva passarla con me. Con il passare degli anni il dolore è peggiorato sempre di più fino ad adesso. Adesso ho qualche, poco e niente davvero, conoscenza che non si spinge al "dover uscire" e  questa situazione mi fa sentire malissimo come se avessi un inferno dentro di me  che brucia e brucia ogni secondo della mia vita infatti ho pensato piu e più volte al suicidio però non ho il coraggio di farlo, magari ho paura della morte o di far soffrire i miei familiari dopo non lo so. So solo che questa società mi ha abbandonato da un pezzo facendomi sentire una merda e non so davvero a chi rivolgermi a parte questo forum perché ai miei genitori non se ne parla proprio, non voglio andare da uno psicologo. Mi sento davvero molto male, piango spesso anche in doccia per non far capire niente alla mia famiglia. Vivo dietro una maschera e nessuno si è mai preoccupato di dirmi "Andrà tutto bene, sii te stesso" o un semplice "come stai?". Mi dispiace essermi presentato così, volevo raccontarvi di come sono realmente, dei miei sogni.. di ciò che ho intenzione di progettare in futuro ma sono qui a dover parlare della mia inutile situazione che sto affrontando da tanto. Grazie per aver letto.
(scusate se ci sono errori ma ho scritto tutto d'un pezzo)

Caro Federico,

La tua lettera mi fa molto male perché la sofferenza che racconti è un terribile tormento interiore... è stato molto coraggioso scrivere come ti senti.

Però, vorrei chiederti se credi davvero che una frase come "andrà tutto bene, sii te stesso" ti potrebbe bastare o ti potrebbe essere, almeno, d'aiuto?

A mio avviso, il lavoro specifico che ti servirebbe, per la situazione contingente, riguarda la dimensione dell'autoaffermazione e dell'autostima.

Capisco che a 16 anni non si abbia voglia di andare da un/a psicologo/a, ma credo che, se la tua sofferenza è così grande, potrebbe valere la pena di fare un tentativo (e ovviamente la tua età prevederebbe un consenso da parte dei tuoi genitori).

Prova intanto a riflettere sulle risposte che riceverai dai colleghi, oltre che da me, in questo spazio e valuta quanto esse ti servano da stimolo o da supporto in questo momento.

Dall'età delle medie all'età delle superiori ci sono grossi stravolgimenti nei ragazzi.

Si tratta di cambiamenti fisici e psichici; questi sono dovuti principalmente ai cambiamenti cerebrali che avvengono sotto la spinta ormonale e che modificano il modo di pensare, l'intensità delle emozioni, la stabilità dell'umore... Adesso sei un adolescente ed è questo che fa la differenza.

Il "ragazzo pieno di vita" che faceva parte della tua età preadolescenziale, secondo me, è ancora presente, ma va "richiamato" e integrato nella tua "nuova" personalità di adolescente.

Dal mio punto di vista, ti sarebbe utile riattivare quella tua parte di ragazzo solare che sai di avere e provare a "indossare" un sorriso ("agire come se" è una tecnica psicoterapica). Puoi provare a pensare quella parte di te come a una energia che possiedi e che ti aiuterà a trovare una tua dimensione sociale; prendine nota, descrivine le qualità, scrivi o memorizza come ti fa sentire.

Resto a disposizione per ulteriori domande, puoi contattarmi senza problemi.

Ti auguro di sorridere presto ;-)

Saluti,

Dott.ssa Verusca Giuntini