Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Mi serve coraggio

Salve, mi chiamo Lorenzo, ho 31 anni, non mi sento di raccontare la vita che ho avuto fino ad oggi, fatto sta che sono arrivato alla conclusione che non voglio che vada avanti, è molto tempo che ci penso, il problema è che mi manca il coraggio di farlo, ho paura sia del dolore fisico che della morte in sé e ogni volta che mi decido arriva quello che credo sia istinto di sopravvivenza che mi fa venire una paura matta. Quindi vorrei chiedere consigli su come farmi passare questa paura di modo che possa concludere il mio "progetto", tanto ogni giorno che passa divento sempre più borderline e basta. In più ci tengo a precisare che è una scelta pensata da tempo, che tentativi per migliorarla ne ho già provati ed è andata com'è andata e che non mi interessa che ci siano persone che vivono peggio di me, quella è la loro vita e se la gestiscono, la mia vita so io com'è stata e basta, va bene così, andare avanti sarebbe semplicemente sprecare del tempo a crogiolarmi nel nulla ed odiare ogni essere umano, preferisco che finisca, anzi, non che ci creda, ma visto che c'è questa possibilità che esista per davvero la reincarnazione, chissà...!

Caro Lorenzo,

Sento un abisso di dolore... e quanta amarezza nelle sue parole... 

Il solo fatto che le venga "una paura matta" nel portare avanti quel suo "progetto" mi sembra un segno da non sottovalutare, che le suggerisce (e suggerisce anche a me) che sarebbe importante, invece, trovare delle valide alternative.

A volte, quello che viene scambiato per fatica (o impossibilità) di vivere è purtroppo una crisi esistenziale che riguarda il suo cammino evolutivo o una tendenza depressiva... oppure può dipendere dagli eventi, quelli indicibili, che trova inutile raccontare e che l'hanno portata a pensare di non voler più vivere: questo è un "NO alla vita" (cfr. Alberto Alberti).

Se può, legga qualcosa sulla Psicosintesi (di autori come Alberto Alberti o Piero Ferrucci). L'aiuterebbe ne sono certa.

Capisco la sua sofferenza, ma se ci scrive qui... io mi sento autorizzata a offrirle un'alternativa e, magari, un supporto o una terapia.

Mi scriva privatamente tramite il modulo presente sulla mia scheda; ne possiamo parlare.

Io ricevo a Firenze in via San Domenico e a Empoli in via Carducci e il primo colloquio telefonico è gratuito.

Spero che mi scriverà davvero.

Forza Lorenzo, ci vuole coraggio e va trovato per procedere.

L'aspetto, spero...

Dott.ssa  Verusca Giuntini