Dott.ssa Verusca Gorello

Dott.ssa Verusca Gorello

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio non riesce a relazionare e socializzare con bambini della sua età

Salve, mi chimo Eliana ho un figlio 3 anni e mezzo,molto dolce,affettuoso e che non ha alcun problema di socializzazione con gli adulti. il suo problema invece nasce quando deve relazionarsi con bambini della sua età,che siano compagni di scuola o bambini incontrati al parco. Quando si trova a dover interagire con loro 1. assume un atteggiamento negativo: fa lo sbruffone,parla in dialetto e dice parolacce; 2. se un bambino gli chiede di giocare puntualmente rifiuta e se ne va'; 3. quando con il mio aiuto partecipa a giochi di gruppo tende a dare fastidio agli altri bambini per esempio se giocano alle costruzioni lui arriva e distrugge il lavoro degli altri; 4. tende a non difendersi quando viene picchiato rimane fermo a subire senza reagire o difendersi tutti portano questi atteggiamenti fanno si che gli altri amichetti compresi quelli di scuola non vogliono giocare con lui e tendono ad emarginarlo. Ho cercato più volte di spiegargli che non deve comportarsi in questo modo lui risponde cambiando discorso. Tutto questo mi dispiace e mi fa soffrire perchè,come ho già detto,è un bambino dolce,affettuoso e sensibile che purtroppo rischia di essere emarginato. Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie anticipatamente per i consigli che vorrete darmi

buona sera, molto spesso bambini così piccoli manifestano atteggiamenti che apparentemente sono privi di significato ma che in realtà celano conflitti, disagi, o più semplicemente "malintesi". rispondere in modo sicuro e stabilito alla sua domanda è pressochè impossibile, poichè ogni bambino è diverso e di conseguenza ogni bambino percepisce la realtà in modo univoco, specifico; bisognerebbe inoltre capire alcune cose che non sono state spiegate: - il bambino è andato anche al nido o è il suo primo anno di scuola? - è figlio unico? - è o è stato spesso con figure di riferimento adulte? - ha sempre avuto questo tipo ndi comportamento? gli approcci possono essere diversi, cognitivo comportamentale ( stimolo- risposta), relazionale, indiretto, bisogna però tenere conto delle risposte alle domande poste prima di definire un intervento. intanto potrei consigliarle di portarlo più possibile in luoghi dove può relazionarsi con i suoi pari in sua presenza in modo da poterlo rinforzare positivamente( con un apprezzamento positivo) ogni volta che " Si comporta bene" e cercando di non sottolineare anzi di svilire gli atteggiamenti mal posti. questo potrebbe essere un buon inizio per entrambe arrivederci