Dott.ssa Virginia Oldoini

Dott.ssa Virginia Oldoini

Psicologo, Psicoterapeuta

Ho un difficile rapporto con i miei genitori

Gentili dottori, sono una ragazza di 24 anni, figlia di genitori separati che ha già ampiamente superato la cosa in sé e accettato i nuovi rispettivi compagni dei suddetti. Vivo con mia madre e il suo fidanzato, mio padre abita a pochi km di distanza, da anni. Qui sta il punto: ho un difficile rapporto con i miei genitori, che in caso di bisogni primari ci sono sempre (tetto sulla testa, cibo, aiuto sanitario se necessario), ma che da tempo mi fanno mancare del tutto affetto ed attenzioni (minima considerazione, minimo dialogo, mai un gesto d'affetto spontaneo, ipercriticitá su ogni mia scelta), in particolare vedo raramente mio padre, a volte passa anche un mese intero. Ho smesso di cercare un riavvicinamento affettivo da parte di entrambi e ho cercato di farmene una ragione e farmi una vita mia, ma mi rendo conto che questo senso di abbandono mi condiziona molto nei rapporti che ho, perché tendo a caricare partner e amici di aspettative affettive eccessive e quindi rimango poi delusa. Inoltre l'assenza di mio padre che non mi cerca mi porta inconsciamente ad avere gli stessi gusti (es. Musicali, sportivi) e le stesse aspirazioni (lavorative) solo per compiacerlo e magari avere uno spunto di dialogo. Non voglio compiere scelte errate per il mio futuro a causa di questi condizionamenti e vorrei superare la cosa e non soffrirne più.. Capisco di non poter cambiare loro, ma credo di poter cambiare me stessa. Vi chiedo consiglio su come posso impostare il mio percorso, eventualmente anche titoli di libri sull'argomento. grazie infinite B.
Gentile B., sicuramente un percorso terapeutico potrebbe esserle di aiuto per risolvere ed elaborare i sentimenti di abbandono che vive. Per esempio posso immaginare che provi molta rabbia e che questo suo sentimento rimanga "imploso" (chiuso ) dentro di lei. E' quindi necessario che lei abbia uno spazio per esprimerlo. Inoltre c'è una bambina ferita e abbandonata che ha bisogno di essere ascoltata e vista nei suoi bisogni. E' dunque mportante attivare un contatto interno con questa bambina. Per quanto riguarda le letture posso suggerirle "il dramma del bambino dotato" di Alice Miller, è un libro semplice, bello ma molto toccante.