Dott.ssa Virginia Oldoini

Dott.ssa Virginia Oldoini

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio ha un carattere molto difficile e non relaziona con i compagni facilmente

Buongiorno, sono la mamma di un bambino di quasi 9 anni e che frequenta la terza elementare. Non ha nessun problema di apprendimento, solo nel comportamento. Ha un carattere molto difficile e non relaziona con i compagni facilmente. I primi due anni di scuola sono passati tranquillamente. Quest'anno è indescrivibile. Non passa giorno che le insegnanti non mi fermino fuori da scuola per raccontarmi cosa combina mio figlio: Si mette ad urlare in classe, piange se un compagno lo guarda perchè pensa lo stia prendendo in giro, si va a nascondere sotto il banco. Le insegnanti sono esasperate e pure io non so più che fare e pensare. Continuo a parlare con lui e chiedergli di dirmi se c'è qualcosa che non va o cosa gli passa per la testa. L'unica risposta che mi da è che i suoi compagni lo prendono in giro e a lui scatta la rabbia e si comporta così. All'inizio le insegnanti hanno cercato di comprendere e di aiutarlo e lo stesso i compagni, ma ora i compagni quasi non lo considerano più perchè non vedono in lui la voglia di cambiare e le insegnanti non riescono a capire cosa non va. Mi hanno detto apertamente di portarlo da un psicologo, ne ho parlato anche con la pediatra che mi ha consigliato la stessa cosa. Cosa devo fare.. Grazie
Gentile Signora, portare suo figlio dallo psicologo può essere una possibilità, un'altra possibilità è quella di svolgere lei stessa, insieme al padre se possibile, una consulenza psicologica per indagare se c'è qualcosa che potete fare per vostro figlio. Esplorare, per esempio, i limiti e le risorse del vostro approccio educativo e vedere se c'è qualcosa di diverso che potete fare per aiutarlo rispetto al suo sviluppo affettivo e sociale. Inoltre i bambini, e gli adolescenti, sono molto sensibili ai malesseri dei genitori, sono come spugne che assorbono tutto. Se esistono problemi di coppia, se uno o entrambe i genitori vivono delle fragilità, se l'attegiamento verso il bambino è rigido o criticante ... il bambino sente e coglie tutto e lo traduce in pianto o in comportamenti di chiusura o di aggressività.