Adolescenza COVID socializzazione problematica

Buongiorno,
Sono zia di un ragazzo di 14 anni sensibile ed introverso e il COVID e la dad di certo ha peggiorato questa sua difficoltà a socializzare.
Sport fortunatamente riesce a praticarlo ma si chiude in se e non riesce a legare fuori dallo sport o fuori da scuola.
I genitori in questo momento attraversano in fase di rifiuto della maschera , soprattutto la madre la quale partecipa anche a manifestazioni e correnti no vax no mask mentre mio nipote ad esempio L ha sempre indossata ma questo pushing da parte loro immagino lo confonda.
E’ sicuramente un momento particolare , un eta’ particolare , ma penso sia giusto aiutarlo ma non so come se non coinvolgendolo in attività con i miei figli e mio marito con i quali va d’accordo ma mantiene sempre quest aria spenta da un po’ di tempo
Forse i suoi genitori dovrebbero far qualcosa per aiutarlo a socializzare come ad esempio vedersi con genitori e figli di compagni e creare situazioni ludiche ma da una parte questa loro convinzione di no mask potrebbe essere da intralcio e anche di vergogna .
Io ho consigliato a mio fratello di rivolgersi a consulenti di famiglia per avere strumenti adatti per aiutarlo ma non sono certa che mi ascolteranno perché stanno seguendo dei consigli di un “amica”psicologa ma che non stanno dando anche a pare loro risultati
Vorrei tanto avere consigli sono una zia preoccupata per il proprio nipote
Con mio fratello ho un buon rapporto a volte si scalda ma poi si ferma ed ascolta, con mia cognata e’ difficile la situazione perché pesa molto parole e gesti e il COVID ha dato un carico da 100

Grazie mille

Buongiorno,

è bello l’interesse e l’affetto che traspare da quanto ha scritto. Purtroppo in questa delicata emergenza sanitaria che stiamo vivendo sento sempre più spesso di giovani ragazzi che tendono a chiudersi e non riescono a reagire. Ha fatto bene a consigliare a suo fratello di chiedere un parere tecnico esterno, spesso purtroppo noi psicologi non riusciamo ad essere ascoltati quando diamo indicazioni ad amici e parenti, proprio in virtù del legame esistente.

Per quanto ho letto, una presa in carico familiare potrebbe essere l’intervento più adatto alla situazione. Come zia sta facendo già quanto di più corretto può fare per suo nipote, d’altronde anche insistere per spingere il ragazzo a socializzare potrebbe far ottenere addirittura l’effetto opposto in questo momento.