Non riesco a tollerare la figlia del mio compagno
Salve, convivo da 4 anni con il mio compagno e la figlia 22enne, vive 24h con noi. Ho provato all'inizio ad instaurare un rapporto con lei, ma dopo aver capito che mi rispondeva con 2 parole, non partiva mai da lei un iniziativa, ho capito che forse non le andava. Purtroppo però io la percepisco sempre come un' intrusa in casa. Sentendola lontana da me, mi innervosisce tutto quello che fa. Ha un carattere totalmente diverso dal mio, mette sempre lei al primo posto prendendo spazio. Esempio si fa lei la lavatrice solo del suo bucato, ne fa quasi tutti i giorni. Poi vuole metter e lo stendi biancheria in sala perché in inverno il bucato non le si asciuga ma a me non piace tenere lo stendi biancheria in sala. Il padre gli ha detto che non può tenerlo in sala e allora lo mette in camera sua. Le lavatrici devo studiarmele per non incrociarmi con lei, lo stendi biancheria io ho solo un lato disponibile, poi ho un altro a soffitto che uso. Ammetto che mi da fastidio la sua presenza, sto bene quando lei non c'e', non mi piace come parla perché tutto le dovuto, esiste solo lei, per lei bisogna comprare solo merce di marca, chiede dove compriamo la frutta, se gli viene voglia di patate al forno se le fa e mi ingombra mentre io cucino. Una persona per niente nelle mie corde, se non fosse perché abbiamo in comune il padre la terrei ben lontana, vorrei che fosse lontana da noi km. Con il mio compagno va tutto alla grande, il problema che litighiamo per la figlia. Ho anche pensato di andare a vivere per conto mio ma continuando la nostra storia in case diverse, ma lui non è d'accordo, io non voglio chiudere la mia storia, però vivere con lui adesso vuol dire vivere 24h anche con lei. Come posso gestire questa mia intollerabilita' e vivere meglio questa convivenza con la figlia?
Buongiorno gentilissima la situazione che lei sta vivendo è comune a moltissime persone che si trovano a convivere con un partner che ha già figli. La invito a riflettere sul fatto che il problema non riguarda la figlia in sé ma la convivenza, per cui questa ragazza pretende di essere al primo posto e vede lei come una intrusa. In modo da aiutarla e poterle dare veramente uno strumento concreto le propongo di mettersi un attimo nei panni della ragazza e percepire come si sentirebbe lei al suo posto. 22 anni sono anche un'età molto difficile. Bisognerebbe comprendere le dinamiche della separazione dei genitori, che ruolo ha la madre. Soprattutto lei deve puntare a mantenere il dialogo con il suo compagno. Può anche decidere di parlare con moltissimo tatto con la ragazza, se vuole ci accordiamo per capire come e cosa comunicare in modo efficace. Secondo me la decisione che lei potrebbe prendere di allontanarsi e di vivere in un'altra casa potrebbe darle l'opportunità di scoprire quanto veramente la ragazza abbia la consapevolezza dell'importanza di lei come compagna per il padre, infatti in quella situazione il padre e la figlia potrebbero confrontarsi in modo più libero. Dopodiché lei potrà sempre decidere di cambiare la situazione di rientrare o di proseguire nel vivere in un altro alloggio in modo da essere anche più indipendente e rilassata. Resto a disposizione per un appuntamento anche online.